Vaccinazione domiciliare a Pescara, il sindaco scrive alla Regione e alla Asl.
Il primo cittadino di Pescara, Carlo Masci, ha infatti inviato una lettera all’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Verì, e ai vertici della Asl per quanto riguarda le vaccinazioni domiciliari per alcune categorie di persone, e in particolare i fragili e i non deambulanti.
Ad annunciare l’invio della lettera da parte del sindaco della città adriatica, oggi, mercoledì 19 maggio, il Comune di Pescara.
Di seguito la nota integrale diffusa dal Comune con le parole del sindaco Carlo Masci:
Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha inviato una lettera-appello all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e ai vertici della Asl per un’accelerazione nella vaccinazione di persone fragili e non deambulanti. «Mi riferisco in particolare – così il primo cittadino – a coloro che non possono né raggiungere né essere portati nei centri di vaccinazione, a causa del precario stato di salute o di riconosciute patologie invalidanti, dai quali ricevo continui appelli a una decisa spinta affinché si creino le condizioni migliori per vaccinare tutti a casa in tempi brevissimi. Proprio perché abbiamo fondate speranze di uscire dall’emergenza per riconquistare la normalità, è più che mai indifferibile la necessità di fare un ulteriore e definitivo sforzo. È infatti indispensabile garantire una filiera domiciliare che raggiunga con l’irrinunciabile apporto dei medici di base tutti coloro che altrimenti rimarrebbero giocoforza esclusi dallo straordinario lavoro di professionisti e volontari nei centri di vaccinazione».
Il sindaco ha poi sottolineato i risultati conseguiti a Pescara nella lotta al Covid-19, tant’è che la città è diventata capofila in Italia per aver ridotto in maniera drastica i contagi, come riconosciuto non solo dai dati scientifici ma anche a livello nazionale dai mezzi di informazione, con una capillare opera di interventi che ha visto all’opera le migliori risorse umane, professionali e volontaristiche.
«Abbiamo varato una campagna logistica, organizzativa e sanitaria che non ha eguali nella nostra storia recente e ci stiamo avvicinando al recupero della normalità. L’ultimo sforzo è adesso rivolto alle fasce più deboli della popolazione, quelle che non possono neppure raggiungere il centro di vaccinazione. È indispensabile – conclude Masci – varare subito un servizio di vaccinazione domiciliare che metta in sicurezza tutti gli anziani, gli invalidi e i fragili non deambulanti in tempi brevissimi».
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