È finito agli arresti domiciliari G.S., rom di 37 anni già noto alle forze dell’ordine per il reato di usura.
Ad arrestarlo sono stati i carabinieri della Compagnia di Pescara con le indagini avviate nel settembre dello scorso anno dopo la denuncia di un 43enne di Pescara che si è presentato in caserma dichiarando di essere vittima di usura.
L’uomo, ritrovatosi in difficoltà economiche, si era rivolto al rom dal quale ha ricevuto un prestito di mille euro da restituire una settimana dopo con gli interessi per un totale di 1.500 euro con un tasso del 50 per cento ogni 7 giorni.
Nonostante il tasso usurario la vittima era riuscito a onorare il suo debito, ma poco tempo dopo ha chiesto nuovamente altri mille euro alle stesse condizioni.
Hanno proseguito così fino al mese di luglio del 2016 quando l’uomo non ha potuto più lavorare a causa di un infortunio sul lavoro e per questa ragione non è riuscito a pagare il debito con il rom.
I ritardi nei pagamenti hanno avuto come conseguenza telefonate continue, pressanti e insistenti, minacce, intimidazioni di vario tipo fino al trattenimento dell’automobile della vittima presa come garanzia del debito.
Per sottrarsi a queste pressioni il 43enne ha chiesto e ottenuto un anticipo del salario dal proprio datore di lavoro ottenendo 400 euro consegnati con immediatezza all’usuraio che gli ha risposto che la somma dovuta, visti i ritardi, era diventata di 2400 euro.
Per cercare di porre rimedio, ad agosto 2016, dopo aver ricevuto sul suo conto una somma pari a 600 euro dall’Inail per l’infortunio subito, si era dato appuntamento con il rom al Postamat dell’ufficio postale di via Passolanciano a Pescara allo scopo di prelevare il denaro e consegnarlo.
Ma il prelievo non è stato consentito dal Postamat e così il rom ha sottratto il bancoposta della vittima.
Con il bancoposta il 37enne ha prelevato pochi giorni dopo i 600 euro e la vittima era convinta di dover ridare solo 1400 euro.
Ma il 13 settembre l’usuraio avrebbe chiamato il malcapitato pretendendo 2mila euro con gli ulteriori interessi.
A questa nuova richiesta è seguito un incontro tra i 2 nel quale il rom ha aggredito con pugni, schiaffi e minacce di dare fuoco all’automobile e altri danni fisici, con conseguenze anche peggiori in caso di denuncia alle forze dell’ordine.
Così il 22 settembre la vittima ha sporto denuncia e all’appuntamento fissato con il rom si sono presentati i carabinieri che dopo aver aver dato banconote fotocopiate alla vittima da consegnare, hanno incastrato e arrestato l’usuraio.
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