Recuperata l’arma utilizzata da un uomo per sparare dei colpi contro la propria compagna a Rancitelli nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 luglio al culmine di una lite.
Si tratta di una pistola con proiettile calibro 38, recuperata dalla polizia in un cespuglio in via Lago di Capestrano su indicazioni dello stesso uomo arrestato.
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Dopo essere stata ferita, la vittima dell’aggressione è stata portata in ospedale dai familiari.
Le numerose persone scese in strada dopo aver udito spari e urla hanno segnalato che a sparare fosse stato il compagno che si era dato alla fuga.
Diverse volanti sono arrivate in zona e in via Imele hanno circondato il fabbricato dove si presumeva si nascondesse l’uomo.
A un certo punto gli agenti hanno avvertito un rumore: era l’aggressore che stava tentando di scavalcare una cancellata.
Le ricerche per tentare di individuare l’uomo da parte della polizia sono durate circa due ore, e nella colluttazione che ha preceduto l’arresto, un poliziotto ha riportato lesioni guaribili in 7 giorni.
Prognosi di 20 giorni, invece, per la donna colpita alla gamba da un proiettile, e ricoverata nel reparto di Ortopedia all’ospedale di Pescara.
Per quanto riguarda la dinamica dell’aggressione, sembrerebbe che l’uomo sia rientrato in casa a mezzanotte, e subito dopo sarebbe scoppiata una violenta lite con botte e percosse ai danni della compagna. La coppia avrebbe anche 6 figli. Sembrerebbe inoltre che l’uomo fosse anche alterato, e potrebbe essere stato sotto effetto di alcool o droga.
Già nel gennaio del 2015 la donna aveva sporto denuncia contro l’uomo per violenza domestica ma poi l’aveva ritirata.
L’arrestato era già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti di polizia.
Le accuse delle quali dovrà rispondere sono: lesioni volontarie aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale, e porto abusivo di armi.