Truffe ai danni di anziani per circa 50mila euro: questa la scoperta fatta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pescara, e che ha portato all’esecuzione di due misure cautelari.
A finire nei guai una coppia di truffatori seriali di Napoli.
Per guardare alcune foto della merce consegnata, clicca sull’immagine qui di seguito:
Nello specifico, M.N., 22enne già noto alle autorità, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre per il 20enne I.N. è stato disposto l’obbligo di dimora.
Le misure in questione sono state eseguite con la collaborazione dei carabinieri delle Compagnie Stella e Centro di Napoli.
Le truffe, ben 13 quelle scoperte dai militari, sarebbero state messe a segno tra novembre e dicembre dello scorso anno sia a Pescara che in provincia.
Una delle tecniche utilizzate dalla coppia di truffatori seriali sarebbe stata quella del “falso corriere“.
In pratica, stando a quanto emerso nel corso delle indagini, alle anziane vittime sarebbero stati recapitati dei pacchi destinati a loro familiari, e contenenti, in base a quanto dichiarato dai falsi corrieri, materiale di valore come apparecchi elettronici, computer e altro.
Il tutto, al fine di presentare un conto elevato per la consegna del “pacco”. All’interno delle confezioni consegnate e pagate sarebbero stati però rinvenuti oggetti di poco valore, come confezioni di riso, pasta o farina.
Tra le truffe con il metodo appena descritto, e che avrebbe fruttato il “bottino” più rilevante, un raggiro compiuto ai danni di una 93enne di Pescara.
Nell’occasione la coppia di truffatori avrebbe convinto l’anziana a ritirare alcuni pacchi destinati al nipote, consegnando ai due autori del raggiro una somma in contanti di 22mila euro che l’anziana possedeva in casa.
Nei pacchi ricevuti dall’anziana, come accennato, sarebbero state rinvenute solamente confezioni di farina e riso.
In altre occasioni sarebbe stata invece messa a segno la truffa della telefonata da parte di un familiare della vittima (il quale si sarebbe spacciato prevalentemente per un nipote dell’anziana vittima): nella telefonata sarebbe stato richiesto del denaro o dei preziosi in maniera urgente, da consegnare a un presunto “emissario” amico del familiare in difficoltà.
Le numerose truffe perpetrate da parte della coppia, con base operativa a Napoli, sarebbero state compiute nelle province di:
Secondo i militari i due truffatori avrebbero sottratto complessivamente alle vittime circa 50mila euro nelle truffe compiute e scoperte nelle indagini.
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