Truffa su acquisti online, si fanno spedire computer e smartphone senza pagare: 5 denunciati.
Questa, in estrema sintesi, la scoperta fatta dalla Squadra Mobile della polizia di Pescara, e che ha portato alla denuncia di 5 persone per truffa.
Secondo quanto riportato dalla Questura di Pescara, i protagonisti della vicenda avrebbero tenuto d’occhio le piattaforme online e si sarebbero fatti spedire computer e smartphone costosi utilizzando acquirenti fittizi e sempre diversi tra loro, ma legati “come in una matrioska”.
Sempre stando al racconto della polizia, gli autori della truffa avrebbero creato dei documenti di trasporto falsi inviati al venditore, sui quali compariva anche il logo di corrieri nazionali (totalmente estranei alla vicenda), nei quali veniva indicato il pagamento alla consegna in contrassegno. Saldo che però non sarebbe mai avvenuto.
Il piano si sarebbe poi concretizzato individuando uno stabile nella zona sud della città di Pescara. Sui citofoni di tale edificio sarebbero state attaccate, di volta in volta, delle etichette posticce indicanti i dati falsi dei destinatari (sempre diversi), i quali si sarebbero presentati alla consegna da parte del corriere.
Secondo quanto riportato dagli investigatori, sui moduli sarebbe stato inoltre inserito il numero di telefono al quale avrebbe risposto uno dei denunciati. Quest’ultimo avrebbe fornito tutti i dettagli, confermando la validità dell’accordo e tranquillizzando la vittima.
All’arrivo di uno dei pacchi, oltre al corriere e al falso acquirente, si sarebbero presentati anche gli agenti della Squadra Mobile.
I poliziotti avrebbero così interrotto una truffa proseguita per alcune settimane.
Stando a quanto riportato, la persona fermata e identificata dalla polizia avrebbe indicato una seconda persona, una donna, la quale a sua volta avrebbe fatto il nome di un altro destinatario.
Gli agenti avrebbero pertanto ricostruito il tutto, denunciando 5 persone collegate tra loro.
Nell’ultimo pacco intercettato dalla polizia, gli agenti avrebbero individuato un MacBook del valore di un migliaio di euro, spedito da un venditore dell’Emilia-Romagna il quale aveva inserito l’annuncio di vendita online.
Le indagini proseguono poiché gli inquirenti avrebbero ricollegato altre due truffe avvenute con la stessa tecnica sempre a Pescara.
Una persona sarebbe stata infatti perquisita e trovata in possesso di altri moduli di spedizione falsi di smartphone, tablet e computer.
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