I ragazzi che a Pescara hanno trovato un portafogli con soldi e documenti, consegnandolo in Questura, sono stati ricevuti in Comune dal sindaco.
I cinque giovanissimi protagonisti del bel gesto sono stati invitati dal primo cittadino per il ringraziamento da parte della città.
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I ragazzi sono giunti a Palazzo di Città dal sindaco Marco Alessandrini, insieme a fratelli e mamme oggi, venerdì 15 marzo.
Il primo cittadino ha voluto incontrare i cinque protagonisti dell’episodio avvenuto qualche giorno fa, e che ha permesso al legittimo proprietario di tornare in possesso del portafogli. I loro nomi:
- Federico Orsini,
- Flavio Di Donato,
- Antonio Mastrangelo,
- Daniele Di Zio,
- Andrea Santini.
I cinque giovanissimi, oltre a essere amici, sono anche compagni di scuola alla Pascoli, e a loro è stata consegnata una pergamena di ringraziamento con la seguente dedica:
Piccole cose possono cambiare il mondo, a partire da quello in cui ogni giorno viviamo.
Grazie da parte della Città per essere stati interpreti di un grande gesto di responsabilità e senso civico. Un atto bello e importante che fa bene a chi lo compie, solleva chi lo riceve ed è un esempio positivo anche per tutta la comunità. Grazie ragazzi perché avete dimostrato che la fiducia nell’altro è ancora qualcosa su cui poter contare per il futuro.
Queste invecde le parole del sindaco Alessandrini:
“Ho voluto incontrarli perché hanno fatto un gesto che sembra normale, ma che di questi tempi non è affatto scontato. Restituire un portafogli significa scommettere di nuovo sulla fiducia nell’altro, e nell’ascoltare la storia del ritrovamento e l’avventura della restituzione, è stato molto bello scoprire quanto questo gesto semplice, forte e ispirato dal loro innato senso civico, sia stato anche divertente. Ho detto un pubblico grazie a questi illustri concittadini, perché resti sempre nella loro memoria questo giorno e il valore della loro determinazione. Mi sono complimentato con le famiglie e spero che il loro esempio di semplici ragazzi ispiri anche i grandi, insegnando a tutti che convivere civilmente rende davvero più bello e vivibile il mondo”.