Tamponi allo Stadio Adriatico di Pescara: sede per test Covid 19.
L’impianto nella zona sud della città adriatica diventa sede per l’esecuzione dei tamponi: questo è l’annuncio dato dal Comune di Pescara oggi, venerdì 30 ottobre 2020 (per gli ultimi dati sul Coronavirus in Abruzzo aggiornati a oggi, clicca su QUESTO LINK).
Nello specifico a partire da oggi pomeriggio è stata attivata un’area ad hoc nella tribuna Adriatica dello stadio Adriatico-Cornacchia.
Questi i dettagli forniti dal Comune di Pescara sul funzionamento della nuova area per i tamponi:
I tamponi saranno eseguiti dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio, a cura del Servizio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica, solo ed esclusivamente per utenti prenotati. Tutti i soggetti che devono sottoporsi a tampone hanno una prenotazione con orario prestabilito, al fine di evitare assembramenti inutili e pericolosi.
Va detto che per la sola giornata di domani, sabato, si procederà ad eseguire gli esami, mentre dalla prossima settimana i giorni saranno quelli già descritti.
Le parole dell’assessore allo Sport, Patrizia Martelli:
“Abbiamo offerto il nostro supporto in quanto credo che ognuno debba fare la propria parte per dare un contributo alla migliore tutela della salute pubblica. In pochi giorni, insieme ai miei collaboratori e al personale comunale abbiamo allestito un’area circoscritta dove accogliere i cittadini prenotati per le prestazioni, quindi in condizioni di totale sicurezza sanitaria e logistica. Ci fa quindi piacere aver offerto alla Asl questo nuovo centro operativo che va nella direzione di snellire le liste d’attesa e favorire un più agevole accesso ai test per i pescaresi. Ringrazio anche il sindaco Carlo Masci con cui ho condiviso questo intervento e che ha seguito passo dopo passo tutta la procedura”.
Come specificato dal Comune, infine, il direttore generale della Asl Vincenzo Ciamponi ha “pubblicamente ringraziato il sindaco Carlo Masci per la sensibilità e la rapidità con cui si è prodigato per potenziare queste ulteriori misure necessarie per fronteggiare la pandemia in atto”.