Un nuovo capitolo si aggiunge alla storia del piano di abbattimento di 121 alberi in varie strade di Pescara deciso dall’amministrazione comunale dopo le veementi manifestazioni di protesta organizzate dalle associazioni ambientaliste riunite nel coordinamento “Salviamo gli alberi”.
Da una parte gli ambientalisti accusano l’amministrazione di operare gli abbattimenti basandosi su una relazione, quella dell’agronomo Massimo Rabottini (redatta circa 9 mesi fa), che avrebbe degli errori madornali che avrebbero portato al taglio di alberi sani e alla potatura di piante considerate pericolose. Alle proteste sono seguiti anche degli esposti.
L’amministrazione comunale, per bocca dell’assessore al Verde Laura Di Pietro, del sindaco Marco Alessandrini e del dirigente del settore Giuliano Rossi, assicura come nessun albero sano sia stato tagliato per sbaglio e riconferma come la decisione di abbattere alberi, seppur dolorosa, è stata dettata da questioni di incolumità pubblica. È stato anche confermato, proprio ieri, venerdì 16 settembre, che la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio avesse dato il suo benestare ai lavori, ma la stessa Soprintendenza ieri ha chiesto ufficialmente la riunione urgente del tavolo tecnico di concertazione sul verde pubblico al fine di concordare le successive azioni inerenti la tutela e la messa in sicurezza del verde pubblico cittadino.
Il tavolo tecnico si riunirà lunedì 19 settembre. «Una richiesta», dice il sindaco Alessandrini, «che accogliamo e rilanciamo, certi che sarà una buona occasione per parlare in positivo anche delle azioni necessarie alla tutela del verde pubblico cittadino che ci aspettano in futuro, a cominciare proprio dalle prove di trazione dei pini in via Scarfoglio per cui siamo già in fase operativa. Tutto questo perché la prevenzione possa diventare la regola a tutela del verde e della pubblica incolumità e anche perché si possano stabilire insieme buone pratiche per la valorizzazione e l’ampliamento del nostro patrimonio arboreo».
«La richiesta», sottolinea Giulio De Collibus dell’Archeoclub, «da parte della Soprintendenza Regionale di instituire d’urgenza un tavolo tecnico che approfondisca la problematica posta dal taglio di un numero altissimo di alberi di notevole interesse paesaggistico, pone un punto fermo nella caotica situazione in atto e di fatto dispone l’avvio di un iter da sempre richiesto dalle associazioni ambientaliste e culturali e che non si ferma all’attuale fase di taglio e potature, ma che prosegue anche nella successiva fase di piantumazione».
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