Mascherine, guanti e gel a prezzi con ricarichi fino al 2.900%, sequestrata parafarmacia a Pescara: questa l’operazione condotta dalla guardia di finanza nella città adriatica oggi, mercoledì 15 aprile.
I militari hanno infatti posto i sigilli a una parafarmacia con due punti vendita sul territorio di Pescara, eseguendo un sequestro disposto dal Gip del Tribunale di Pescara su richiesta della locale Procura della Repubblica, al termine dell’indagine condotta dai finanzieri.
Stando a quanto riferito dalla guardia di finanza, già nel recente passato i militari avrebbero notato la presenza di oltre 200 mascherine e confezioni di gel disinfettanti in vendita nella parafarmacia in questione a prezzi con ricariche “superiori di gran lunga al 500% del loro prezzo d’acquisto”.
Nell’occasione la persona titolare dell’esercizio era stata denunciata per il reato di “manovre speculative su merci” (che prevede la reclusione fino a 3 anni e multe fino a 25mila euro).
Negli ultimi giorni le fiamme gialle, tornate nella stessa attività, avrebbero riscontrato ulteriori irregolarità nella vendita dei Dpi.
Nello specifico i militari avrebbero notato la presenza di mascherine, confezioni di gel disinfettante e guanti monouso venduti
“con margini di ricarico sproporzionati, fino al 2.900%. A solo titolo esemplificativo, mascherine “FFP1” o confezioni di guanti in lattice monouso al prezzo di 17 euro oppure confezioni di gel igienizzanti ad 11 euro”.
In tale circostanza, oltre a una ulteriore denuncia per la persona titolare dell’esercizio, la guardia di finanza avrebbe sequestrato circa 6mila prodotti.
Nell’occasione sarebbe stato inoltre richiesto il sequestro preventivo dell’attività commerciale, avendo riscontrato il protrarsi delle condotte illecite.
L’autorità giudiziaria, condividendo le tesi investigative, avrebbe pertanto disposto il sequestro della parafarmacia eseguito oggi dai finanzieri nei due punti vendita.
L’intervento di questa mattina si aggiunge a una serie di servizi messi in campo dalla guardia di finanza durante il periodo delle festività pasquali proprio a contrasto del contagio da Coronavirus con controlli sul rispetto delle relative misure.
E proprio nella giornata di Pasqua in un centro in provincia di Pescara sarebbe stata individuata una macelleria operativa, nonostante l’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo che vietava l’apertura, nei giorni festivi, anche delle attività di vendita generi alimentari e di prima necessità.
Il titolare della macelleria avrebbe infatti aperto l’attività per la vendita di carne: i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria giunti sul posto avrebbero pertanto sanzionato la persona titolare dell’esercizio commerciale, oltre a identificare e sanzionare sette clienti in attesa del loro rispettivo turno per l’acquisto della carne.