Bloccata, a partire da oggi, sabato 2 gennaio, l’attività del sansificio di Pescara finito nelle ultime settimane nell’occhio del ciclone per i fumi e la puzza che sprigionava in diversi quartieri della città.
Il blocco dell’attività è conseguente allo sforamento dei valori per quanto riguarda l’emissione dei fumi. A confermarlo è il vicesindaco di Pescara Enzo Del Vecchio. Sulle emissioni del sansificio, dopo le numerose proteste dei cittadini, il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua e l’associazione Pescara Punto Zero hanno anche presentato un esposto in Procura.
È bene ricordare anche come dal 12 gennaio partiranno in città le targhe alterne per cercare di ridurre le emissioni di Pm10 (le micropolveri) e l’ordinanza del sindaco per ridurre a 19 gradi l’utilizzo delle caldaie in casa.
«È stata svolta attività di vigilanza congiunta, da parte di più enti, quali Arta (Agenzia regionale per la tutela ambientale), Asl e Comune», spiega Del Vecchio, «l’Arta a novembre aveva rilevato la necessità di maggiori controllo sul camino, mentre la Asl aveva fatto verifiche sulle sanse. Nel nuovo controllo di metà dicembre, i cui risultati sono arrivati nei giorni scorsi, l’Agenzia ha rilevato uno sforamento per quanto riguarda l’emissione dei fumi. È stata quindi inoltrata una comunicazione alla Provincia e la Provincia, ente competente a rilasciare autorizzazioni per impianti di questo tipo, nei giorni scorsi, con un provvedimento formale, ha sospeso l’attività dell’impianto».