Una trentina di persona senza fissa dimora vivevano in un’area privata nei pressi del carcere di San Donato. Ieri, giovedì 4 giugno, sul posto è intervenuto il servizio di sicurezza urbana degrado e polizia Ambientale della polizia municipale guidato dal maggiore Donatella Di Persio.
Per eseguire lo sgombero sono stati necessari 6 agenti del Nucleo, il maggiore Piera D’Emilio oltre al maggiore Di Persio.
Sul luogo dell’accampamento sono stati ritrovate 6 tende, coperte, suppellettili e il necessario per prepararsi cibo e ripararsi dal freddo. All’interno dell’area c’erano anche materiali elettrici e ingombranti accumulati per estrarre le anime in rame da rivendere. La polizia municipale ha rinvenuto anche rottami e pezzi di biciclette provenienti molto sicuramente da furti. Nell’area è stato rinvenuto anche molto materiale di risulta che non è strato accantonato e prodotto dai proprietari dell’area, che appartiene a una ditta di costruzioni la quale nella giornata di domani provvederà alla bonifica oltre allo sfalcio dell’erba e alla pulizia dell’area.
«Una nota positiva», sottolinea l’assessore alla polizia municipale Adelchi Sulpizio, «sta nella collaborazione innescata con i cittadini, infatti l’intervento è stato segnalato dai residenti dei palazzi di fronte, che dai piani più alti potevano vedere l’accampamento che dall’esterno non si vedeva. I proprietari avevano fatto un sopralluogo nell’area la scorsa settimana e le tende non c’erano, molto probabilmente gli occupanti erano gli stessi che sono stati sgomberati dalla municipale nell’area di risulta lo scorso 25 maggio».