Rapina al Tigotà di Pescara con un coltello, individuato e arrestato l’autore: questo l’epilogo dell’episodio avvenuto a inizio mese ai danni del negozio situato in via Nazionale Adriatica Nord nella città abruzzese.
A finire in manette con l’accusa di rapina aggravata dall’uso di un’arma, un 43enne già noto alle autorità originario del Lazio ma attualmente a Silvi Marina.
L’uomo è stato arrestato dalla polizia oggi, giovedì 28 marzo, dalla polizia in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Pescara.
Stando alle ricostruzioni sull’accaduto, nel primo pomeriggio del 5 marzo scorso un uomo armato di coltello aveva fatto irruzione nel punto vendita minacciando due commesse.
Poi si sarebbe rivolto verso un altro dipendente che cercava di riportarlo alla calma e, puntandogli la lama del coltello all’altezza dello stomaco, lo avrebbe costretto ad aprire il registratore di cassa.
Dopo aver prelevato 240 euro in contanti l’uomo si sarebbe dato alla fuga, facendo inizialmente perdere le proprie tracce.
Gli agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile della Questura di Pescara hanno immediatamente avviato le indagini e, grazie anche alle descrizioni ricevute, hanno sospettato che l’autore potesse essere il 43enne
Tale intuizione ha portato alla perquisizione dell’abitazione dell’uomo nella cittadina in provincia di Teramo.
In casa gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato alcuni capi di abbigliamento compatibili con quelli indossati dal rapinatore durante il colpo al Tigotà.
Il 43enne, alla presenza del suo difensore, e messo alle strette sull’accaduto, avrebbe confessato.
Oltre ad ammettere le proprie responsabilità nella rapina, l’uomo avrebbe fatto ritrovare agli agenti anche il coltello utilizzato durante la rapina.
L’arma sarebbe stata gettata dal 43enne subito dopo il colpo dietro un cespuglio nel quartiere Zanni.
La vicenda si è conclusa quindi con l’arresto della mattinata odierna, quando l’uomo è stato condotto in carcere dalla polizia.
