[Pescara]

Due rapinatori in scooter a Pescara individuati e arrestati da polizia: ecco come

Due rapinatori di Rolex a Pescara individuati e arrestati dalla polizia: questo l’esito delle indagini della Squadra Mobile di Pescara, e che ha portato all’arresto di due persone.
A finire in manette, in esecuzione dell’ordinanza del Gip su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Pescara, due uomini, un 42enne e un 45enne, entrambi campani e già noti alle autorità. 

I due si sarebbero resi protagonisti di rapine di orologi Rolex a Pescara tra ottobre e novembre dello scorso anno.
I colpi sarebbero stati messi a segno con lo stesso modus operandi: gli autori avrebbero seguito le vittime negli spostamenti quotidiani, per poi avvicinarle in sella a uno scooter nero (e col volto travisato da casco), e strappare loro i preziosi orologi.

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La prima rapina sarebbe stata messa a segno verso la fine di ottobre in viale Vespucci ai danni di una donna. Quest’ultima sarebbe stata aggredita da due persone e derubata dell’orologio Rolex modello Datejust che indossava al polso.

La donna, durante la rapina, avrebbe riportato un leggero trauma a un braccio e un forte stato di shock, mentre gli autori si sarebbero dati alla fuga in sella a uno scooter.
Nei primi giorni di novembre, intorno all’ora di pranzo, il secondo colpo, ai danni di un imprenditore in viale Kennedy.

L’uomo sarebbe stato aggredito da due persone e derubato dell’orologio Rolex modello Submariner allacciato al polso. 
Nell’aggressione la vittima avrebbe riportato escoriazioni e contusioni a una mano, con una prognosi di 7 giorni dopo le cure ricevute al pronto soccorso.

Gli agenti avrebbero avviato le indagini tramite la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, e in particolare del tragitto compiuto dalla seconda vittima della rapina del Rolex.
Grazie ai video gli investigatori avrebbero individuato lo scooter utilizzato durante i colpi, un Piaggio modello Carnaby di colore nero, con targa occultata.

La Squadra Mobile avrebbe poi notato la presenza, a Francavilla al Mare, di un motociclo compatibile con quello utilizzato durante le rapine, in uso a un 42enne di origini campane già noto alle autorità. 
A inizio dicembre i poliziotti avrebbero sventato un tentativo di rapina all’ufficio postale in viale Majella a Francavilla al Mare.

Nell’occasione erano stati arrestati il 42enne, altri due complici, e indagate in stato di libertà altre due persone, tutti di origine campana. 
Nelle perquisizioni eseguite durante gli arresti sarebbero stati inoltre sequestrati dei telefoni cellulari.

L’analisi di questi ultimi, degli Imei e del relativo traffico effettuato, avrebbero inoltre permesso di scoprire ulteriori elementi.
Stando a quanto emerso, alcuni numeri telefonici avrebbero sollecitato celle telefoniche compatibili con il percorso fatto dalle vittime delle rapine di fine ottobre e inizio novembre.

Analizzando l’utenza utilizzata dal 42enne, gli investigatori sarebbero riusciti a individuare quella in uso al complice della rapina ai danni dell’uomo in viale Kennedy, e della donna in viale Vespucci.
I due, dopo la doppia rapina di Rolex, avrebbero poi abbandonato l’Abruzzo per raggiungere la Campania. 

Alla luce della ricostruzione fatta dalla sezione antirapina della Squadra Mobile, il Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Pescara, avrebbe chiesto e ottenuto dall’Ufficio del Gip l’emissione di ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dei due.
Ai due uomini sono stati contestati i reati di concorso nella rapina (aggravata dall’esser stata commessa da più persone riunite, con volto travisato e ai danni di persona ultrasessantacinquenne) e nelle lesioni in danno dell’imprenditore e di concorso nella rapina (aggravata dall’esser stata commessa da più persone riunite, con volto travisato) e nelle lesioni in danno della donna aggredita in viale Vespucci.

Il primo degli arrestati è stato rintracciato in casa a Francavilla al Mare, nella quale si trovava già ristretto ai domiciliari per il tentativo di rapina alle Poste, mentre l’uomo ritenuto suo complice è stato individuato dagli agenti delle Squadre Mobili di Pescara e di Napoli in casa in Campania.

PescaraPost

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