Pervenire a una conciliazione dei contenziosi in atto, al fine di dare prospettiva occupazionale a tempo indeterminato, secondo le esigenze del territorio comunale. Questa la possibile soluzione prospettata questa mattina, martedì 29 dicembre, ai lavoratori interinali di Attiva tornati a protestare davanti al Comune per essere stati esclusi dalle assunzioni previste dal concorso pubblico indetto per contrattualizzare nuovi operatori ecologici.
Una protesta ancora una volta pacifica ma che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per questioni di sicurezza.
L’ipotesi per la soluzione del problema, emersa nel corso di un confronto fra i vertici di Attiva Spa, dell’Amministrazione comunale, della maestranze degli operatori interinali della società pubblica e dei loro legali, in presenza di Francesco Colaci, già direttore dell’Ufficio regionale del Lavoro, chiamato quale esperto di tematiche giuslavoriste, sarà sottoposta alle valutazioni degli uffici legali della Attiva Spa e le parti torneranno a incontrarsi venerdì 8 gennaio alle ore 12 sempre nella sala giunta di Palazzo di Città.
L’associazione dei lavoratori e i loro legali hanno fatto presente come la natura giuridica delle società in house sia controversa in merito all’applicazione dell’art. 35 del decreto legislativo n. 165 2001 che invece riguarderebbe esclusivamente le pubbliche amministrazioni.
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