In ufficio postale in centro a Pescara con coltelli e un cacciavite reso affilato: arrestato dalla polizia.
Questo, in estrema sintesi, quanto avvenuto ieri, giovedì 11 febbraio, nell’ufficio postale in corso Vittorio Emanuele II nella città adriatica e che ha portato all’arresto di un uomo.
A finire in manette un uomo incensurato, il quale è stato arrestato in flagranza per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
L’uomo è stato inoltre denunciato per porto ingiustificato di armi e oggetti atti a offendere e sanzionato amministrativamente ai sensi della normativa anti Covid.
La polizia è intervenuta nell’ufficio postale centrale in seguito a una segnalazione giunta al 113.
All’interno delle Poste centrali, un uomo avrebbe avuto un diverbio con alcuni dipendenti legato, come riferito dalla polizia, a delle operazioni effettuate sul proprio conto corrente.
Alla vista degli agenti, secondo quanto riportato dalla Questura di Pescara, l’uomo avrebbe estratto dalle tasche del giubbotto un coltello da cucina di 20 centimetri.
In seguito a una colluttazione, l’uomo sarebbe stato disarmato dai poliziotti della Squadra Volante e da un’agente della Polizia Postale presente nell’ufficio.
Quest’ultimo avrebbe subito un violento calcio giudicato guaribile, in pronto soccorso, in 5 giorni.
Dalla perquisizione personale l’uomo sarebbe stato trovato in possesso di un altro coltello da cucina e di un cacciavite smussato e reso affilato.
Dopo l’arresto e la denuncia, l’uomo è stato ristretto ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.