«Progetto, scopo, tempi della nuova opera che farà crescere la città».
Questi i temi che saranno affrontati nel corso dell’assemblea pubblica prevista domani, mercoledì 7 ottobre, nella sala consiliare di Palazzo di Città alle ore 17:30, per presentare alla cittadinanza il progetto, voluto dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, del Ponte del Cielo.
All’incontro, al quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini, saranno presenti, oltre a D’Alfonso, il sindaco Marco Alessandrini, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, tecnici e progettisti.
L’opera, che andrebbe a completare largo Mediterraneo, prolungando la passeggiata che dalla stazione centrale porta al mare passando da piazza Sacro Cuore, corso Umberto, piazza Salotto e piazza Primo Maggio, in realtà esisterebbe già in Danimarca e non sarebbe un’idea del tutto originale.
Infatti lo studio danese Gjøde & Povlsgaard Arkitekter ha progettato “Den Uendelige Bro” (un ponte circolare) in Danimarca, proprio di fronte il Varna Palace, vicino Aarhus, in occasione della biennale internazionale “Sculpture by the Sea 2015”. Nella presentazione si legge: «La sensazione è quella di camminare sull’acqua e si ha la possibilità di scoprire il paesaggio circostante da una varietà di angolazioni perfettamente a metà fra la terra e il mare».
Per vedere le foto del ponte circolare presente in Danimarca basta cliccare QUI.
«Abbiamo creato un ponte che mette in relazione la città con il magnifico panorama della costa», dice il co-fondatore Johan Gjøde, «camminando sul ponte si percepisce che ci sono infinite prospettive per guardare lo stesso paesaggio e questo permette ai visitatori di interagire anche tra loro».
L’idea iniziale di D’Alfonso, esplicitata nel 2011, era però diversa dal ponte circolare presente nella locandina dell’assemblea pubblica di domani: «“Il ponte del cielo” è la conclusione di un percorso che alla fine, girandosi indietro, offre la possibilità di osservare la città da un punto di vista inedito. Il suo disegno è semplice: una serie di pali conficcati nella sabbia che reggono una pensilina che arriva oltre la barriera degli scogli, due soste per giocare nel mare, attrezzature dal carattere provvisorio per sostare e incontrarsi nella parte finale più ampia. “Il ponte del cielo” ha la forma e l’estetica di una “costruzione naturale”, come un trabocco più esteso e proteso sull’acqua, entra nel paesaggio arricchendolo. Nello stesso tempo è un’attrezzatura che induce curiosità, frequentazione, vita».
«In questo periodo di crisi profonda è necessario un ponte copiato?», questo l’interrogativo che si pone Alessio Di Pasquale del Comitato No Rifiuti, il primo ad accorgersi della somiglianza tra il Ponte del Cielo che verrebbe costruito a Pescara e quello progettato in Danimarca. «Milioni di euro per costruire il Ponte del Cielo, una volontà di D’Alfonso governatore abruzzese, peccato che il progetto non sia affatto originale ma è la copia di un pontile circolare esistente in Danimarca. I grandi architetti di cui si circonda non sono neanche capaci di ideare qualcosa di proprio? Il bello è che la progettazione costerà molti soldi».
Le risorse per la costruzione del Ponte del Cielo derivano da fondi europei.
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