Avrebbe picchiato e minacciato la sua giovane compagna e aggredito anche sua madre: questi gli episodi dei quali si sarebbe reso protagonista un uomo arrestato a Pescara dalla polizia ieri, mercoledì 2 maggio.
A lanciare l’allarme, durante una delle ultime violenze subite, sarebbe stata la madre della giovane donna, la quale ha chiamato il 113 per chiedere aiuto durante l’aggressione dell’uomo.
La vittima delle violenze, una giovane pescarese, avrebbe subito numerose aggressioni dall’uomo dal quale aveva intenzione di separarsi.
Nella mattinata di ieri la madre della compagna dell’aggressore sarebbe stata minacciata e colpita all’altezza del volto, ricevendo una prognosi di 7 giorni, mentre la figlia, dopo l’ennesima violenza subita dopo essersi rifugiata a casa della madre, sarebbe scappata via nascondendosi in un bar in stato di shock.
Sul posto, in seguito alla chiamata della madre, sono giunti gli agenti della Squadra Volante, i quali si sono subito messi sulle tracce dell’uomo, che nel frattempo, dopo aver minacciato e picchiato la compagna, aveva tentato di darsi alla fuga in auto.
L’uomo è stato raggiunto e bloccato dai poliziotti, e trovato in possesso di un 1 cacciavite di 14 centimetri nascosto sotto il tappetino lato guida dell’auto, e di una spranga di ferro con punte sporgenti sull’estremità.
Per quanto riguarda le condizioni della giovane donna, sul suo corpo sarebbero stati notati degli evidenti segni e lesioni all’altezza del volto, dei polsi e delle braccia.
Dopo l’intervento del 118, la donna è stata trasportata al pronto soccorso, nel quale le sarebbe stato riscontrato un “trauma cranico facciale con frattura delle ossa nasali e policontusioni multiple”, con una prognosi di 21 giorni.
La giovane vittima, insieme alla madre, avrebbe poi denunciato le violenze e i maltrattamenti subiti dal compagno, tra minacce, pestaggi e vessazioni psicologiche.
In una delle aggressioni, avvenuta nella serata tra l’1 e il 2 maggio scorso,l’uomo avrebbe legato la giovane a una sedia con una catena.
Gli accertamenti eseguiti dalla polizia avrebbero permesso di scoprire effettivi riscontri al racconto della giovane: oltre ai segni sui polsi della donna, in casa dell’uomo sarebbe stata ritrovata e sequestrata la catena utilizzata.
Alla luce delle scoperte fatte, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate, e condotto nel carcere di Pescara.
Il compagno della vittima è stato inoltre denunciato per porto di oggetti atti ad offendere.
Nei successivi approfondimenti, gli investigatori avrebbero inoltre scoperto come l’uomo risultasse già destinatario di un ammonimento da parte del questore di Pescara per maltrattamenti a un’altra ex compagna (provvedimento risalente al 2016).
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