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Pescara campo minato di deiezioni canine [FOTO]

Avete mai provato a percorrere 500 metri a piedi sui marciapiedi di Pescara? Rientrati a casa avete controllato le suole delle vostre scarpe? Nessun problema riscontrato?
Allora i casi possibili sono due: o siete delle persone particolarmente fortunate, oppure avete percorso il vostro tragitto con gli occhi praticamente incollati al terreno, per evitare possibili incontri “indesiderati”.
Già, perché purtroppo i marciapiedi sono letteralmente invasi da deiezioni di cani (e anche gatti) che i loro rispettivi padroni lasciano a terra incuranti e in barba anche alla civiltà mostrata da altri padroni che giustamente si muniscono e fanno buon uso delle apposite bustine.
Per vedere la galleria di foto (con dettagli relativi alle vie dei “ritrovamenti”) clicca sull’immagine qui di seguito:

via pollione cacca cani

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In molti casi l’azione degli operatori ecologici e degli agenti atmosferici, come la pioggia, viene vanificata nel giro di pochissime ore, con la ricomparsa di sgraditi “ricordini” a tappezzare come un campo minato in lungo e in largo la città, sia nelle zone centrali che in quelle periferiche.
E, se in alcuni casi è possibile appellarsi a una “dimenticanza”, ossia al fatto che possano essere terminate le apposite bustine, oppure alla oggettiva difficoltà di poter raccogliere deiezioni in base alla loro consistenza, in alcune occasioni il “dolo” del padrone dell’animale diventa palese.

È questo il caso di chi, in presenza di passanti, fa finta di armeggiare con buste, fazzoletti e oggetti vari, salvo poi, una volta usciti dal cono visivo dei potenziali osservatori, allontanarsi senza aver raccolto quanto dovuto.
E quindi, come mostrano le immagini della galleria, scattate in giorni diversi anche negli stessi tratti, il fenomeno sembra ripetersi senza soluzione di continuità. In alcuni casi (come QUESTO), sono gli stessi residenti che, esasperati dalla presenza di deiezioni, “reagiscono” affiggendo cartelli che invitano gli altri cittadini al rispetto delle leggi e delle “regole” non scritte della convivenza civile.
La domanda che viene da porsi è pertanto la seguente: ma in queste occasioni, in quale dei due estremi del guinzaglio è presente il vero “animale”?