[Pescara]

Ospedale Covid Pescara inaugurato oggi, VIDEO, FOTO, dettagli e commenti

Ospedale Covid Pescara inaugurato oggi: video, foto, dettagli e commenti.
Nella mattinata di oggi, sabato 16 maggio, è stata infatti presentata ufficialmente la struttura allestita al palazzo rosso dell’ex Ivap nei pressi dell’ospedale Santo Spirito (per guardare il video integrale della conferenza di presentazione clicca QUI).
Per guardare la galleria di foto clicca sull’immagine qui di seguito:

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Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’assessore Nicoletta Verì, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il direttore generale della Asl Antonio Caponetti, e il direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive Giustino Parruti.

Come specificato dal Comune di Pescara,

Il nuovo centro avrà, una volta completato, una dotazione di 181 posti-letto, di cui 41 di terapia intensiva e 140 di degenza. Questa mattina la Omnia Servitia, l’impresa frentana che si è aggiudicata l’appalto, ha consegnato i primi 32 posti letto di degenza alla Asl di Pescara.

Questo invece quanto spiegato dalla Regione Abruzzo:

Finora è stato realizzato, dopo 30 giorni di lavoro, il 40% del progetto. Il costo complessivo dell’opera pubblica è di circa 11 milioni di euro, finanziato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile (7 milioni di euro) e dalla Banca d’Italia (3 milioni di euro).

IL PIANO FINANZIARIO DELLA STRUTTURA SANITARIA. Il Presidente Marco Marsilio ha ricordato, durante la cerimonia, anche i passaggi fondamentali dell’iter amministrativo attivato per la realizzazione del Covid Hospital di Pescara, nel padiglione ex Ipav. Alla gara per la costruzione dell’opera pubblica hanno partecipato 11 operatori economici: la procedura è stata gestita interamente dall’Aric, attuale centrale di committenza della Regione Abruzzo. I finanziamenti: degli 11 milioni di euro previsti, 7 milioni provengono dal fondo emergenza del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, 3 milioni di euro sono stati erogati (contributo liberale) dalla Banca d’Italia e 1.124.000 euro sono i fondi aziendali recuperati nell’ambito della spesa per l’emergenza Covid-19. Oltre ai lavori di recupero dell’immobile, per i quali l’aggiudicazione della gara ammonta a 3.614.544,73 euro (iva esclusa), di cui 164.548,28 euro per oneri per la sicurezza, per un ribasso del 29,57%, sono stati acquisitati letti, attrezzature e strumenti sanitari per rendere operativa la struttura: 40 letti elettrici per rianimazione e terapia intensiva e 141 letti elettrici di tipo degenza (678.685,51 euro); fornitura di 4 ecotomografi ColorDoppler e un ecografo (spesa complessiva di 177mila euro); fornitura di 12 elettrocardiografi (19.488 euro); fornitura di 2 centrali di montaggio telemetria, 8 monitor posto-letto e 60 telecamere (spesa complessiva di 245.900 euro); fornitura di 3 sollevatori elettrici per pazienti (14.185,20 euro). Le attrezzature sono state in parte già consegnate. L’Aric ha comunicato che i ribassi e le economie provenienti dagli sconti applicati ai beni acquistati saranno disponibili per i nuovi interventi.

Queste le parole del sindaco di Pescara, Masci:

“Credo sia un motivo di grande soddisfazione per me – e credo debba essere la stessa cosa per l’intera comunità pescarese – poter salutare l’insediamento di un Covid hospital che nasce per fronteggiare la drammatica emergenza che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo ma che è di tutta evidenza dovrà divenire un polo sanitario non solo destinato alle cure delle persone colpite dal Covid ma più in generale un punto di riferimento nazionale per la cura delle malattie infettive. Solo così le risorse investite avranno una corretta destinazione nell’interesse della collettività.
Va sottolineato come l’aver realizzato un impianto di questo genere in soli 22 giorni, quindi mi permetto con una battuta di dire con “tempistica abruzzese” più che cinese, rappresenta un segnale di ripresa molto importante. Un particolare ringraziamento va rivolto ai cento addetti che hanno lavorato giorno e notte affinché le opere potessero essere riconsegnate così velocemente. Va detto che quando c’è la piena condivisione degli obiettivi da parte della politica, e in questo caso anche dei manager della sanità, le cose si possono realizzare con estrema efficienza. Quindi il “modello Pescara” di cui ho parlato in tempi non sospetti, e la cui validità ci è stata riconosciuta ben al di fuori dei confini regionali, oggi ha trovato una sua forte espressione. Come amministrazione comunale di Pescara abbiamo dato un contributo importante affinché questo si realizzasse e ciò ci rende particolarmente orgogliosi”.

Il commento del professor Giustino Parruti:

“il 25 maggio può essere il giorno giusto per il trasferimento dei primi pazienti nei nuovi reparti. Questo ci permetterebbe di tornare a una progressiva normalità per quanto riguarda la cura delle patologie non-Covid al Santo Spirito. Invito comunque tutti a non allentare la guardia e a continuare con attenzione a osservare le misure di tutela personale e collettiva nel contrasto al contagio, soprattutto adesso che la riapertura di molte attività, con la fase 2, da lunedì sarà una realtà”.

Le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio:

«La realizzazione di questo progetto rappresenta un modello. La Città e la Asl pescarese riceveranno in eredità una struttura importante e strategica, anche quando l’emergenza Covid sarà terminata, poiché sarà utilizzata per le esigenze della rete sanitaria abruzzese. Nei prossimi giorni saranno trasferiti nella struttura i malati di coronavirus, e così il resto dell’ospedale potrà tornare alla funzione ordinaria. Questo progetto serviva inoltre a mettere in sicurezza anche la Fase 2, e qualora dovessero tornare a crescere i contagi, noi siamo pronti ad affrontare l’emergenza. Con questa esperienza abbiamo dimostrato come in Italia si possono realizzare opere pubbliche in maniera veloce, economiche e trasparenti. E’ un messaggio che lancio al Parlamento e al Governo, visto che le norme sulla semplificazione sono state tolte dal ‘Decreto Rilancio’, e si preannuncia quindi un nuovo decreto sul tema, ma posso affermare che abbiamo un ‘modello Pescara’ che possiamo promuovere ed esportare».

Il commento dell’assessore alla sanità Nicoletta Verì:

«Esprimo gratitudine agli operatori sanitari e ai dirigenti amministrativi della Asl di Pescara per il lavoro svolto durante l’emergenza epidemiologica. L’azienda pescarese ha dovuto gestire in Abruzzo i 2/3 dei malati di coronavirus.
Questa inaugurazione non avviene per caso, dietro c’è una programmazione. Abbiamo avuto la capacità di moltiplicare i posti di terapia intensiva durante l’emergenza per curare i malati Covid. La Regione Abruzzo ha saputo dare risposte efficaci. Gli ospedali Covid sono fondamentali, soprattutto nella Fase 2, perché dobbiamo consentire alle strutture sanitarie di tornare a svolgere l’attività ordinaria: immaginate la cura dei malati di tumore. Non possono attendere. All’inizio della pandemia si era ipotizzato di realizzare strutture provvisorie all’esterno degli ospedali, io mi sono opposta perché il malato di coronavirus ha bisogno di cure particolari. E siamo stati i primi a istituire le Usca sul territorio regionale come punto di riferimento ai malati di coronavirus. Voglio ricordare che non siamo ancora usciti dalla pandemia e pertanto dobbiamo fare attenzione e rispettare i protocolli sanitari».

Le parole e i dettagli del presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri:

“Pescara ha avuto l’intuizione che non c’è stata né al progetto Fiera di Milano né altrove in Italia, ovvero la necessità di realizzare un Covid Hospital distinto, distante, protetto, ma comunque dentro il complesso dell’Ospedale civile di Pescara. Una struttura che oggi serve per affrontare un’emergenza sanitaria che non è finita, e infatti abbiamo ancora 100 pazienti ricoverati, ma che una volta finita la crisi, potrà essere utilmente impiegata per qualunque altra esigenza del nostro nosocomio. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile l’impresa, al Presidente Marsilio che ha creduto nella possibilità che in 30 giorni si potesse costruire un Covid Hospital destinato a durare nel nostro patrimonio e recuperando un edificio abbandonato forse da vent’anni, all’assessore alla Sanità Nicoletta Verì per la sua costante disponibilità, ma anche a tutta la struttura tecnica e sanitaria della Asl, con il manager Caponnetto e, infine, all’impresa che oltre alla professionalità in questo intervento ha messo sicuramente molto cuore.
Un’opera concepita, progettata, appaltata e realizzata in tempi record, se consideriamo che la gara d’appalto è stata indetta il 12 aprile e la consegna dei lavori è avvenuta il 18 aprile, in piene festività pasquali. Da oggi sono pronti i primi 32 posti letto al quarto livello, che inizieranno ad accogliere i primi pazienti già dai prossimi giorni, una volta che sarà completato l’allestimento delle colonnine dei monitoraggi e gli impianti dell’ossigeno per assistere chi è colpito da deficit respiratorio. A step verranno consegnati, come da cronoprogramma, tutti gli altri spazi, ossia il 16 maggio saranno pronti i primi 41 posti letto al quinto piano, e i primi 16 posti di Terapia intensiva al settimo piano; il 17 maggio arriveranno altri 15 posti letto al settimo piano, dedicato alla Terapia intensiva, quindi altri 18 posti letto di degenza sempre al quarto piano e un’area servizi al quinto piano, ovvero lo spazio dedicato anche allo spogliatoio del personale; per il 16 luglio al sesto piano saranno riconsegnati i 50 posti letto e altri nove posti in Terapia intensiva sempre al settimo livello. Per il 31 luglio il Covid Hospital sarà completo con 181 posti letto complessivi di cui 40 di Terapia intensiva. Ma il valore aggiunto della struttura pescarese è l’aver realizzato il Covid Hospital dentro lo stesso ospedale, seppur separato e ben distinto, assicurando al personale sanitario e ai pazienti la piena disponibilità e accessibilità immediata di tutte le strutture di un nosocomio. Inoltre è importante l’aver realizzato un’opera da 11milioni di euro non con soldi regionali, ossia con i soldi degli abruzzesi, ma sapendo intercettare i fondi stanziati dal Governo per l’emergenza Covid, con l’intervento di donazioni e della Banca d’Italia cui va il nostro ringraziamento, che dobbiamo rivolgere anche a tutta la struttura tecnica regionale che non si è risparmiata un giorno per permetterci di portare a termine l’opera, come l’Aric con il commissario Daniela Valenza e il vicecommissario Carlo Montanino, senza il loro contributo e impegno non avremmo raggiunto l’obiettivo. L’emergenza coronavirus ci ha fatto vivere giorni drammatici che ci hanno tolto il sonno, oggi però l’Abruzzo ha un’arma in più per affrontare qualunque altra evenienza sanitaria dovesse verificarsi”.

Di seguito un video sull’inaugurazione diffuso dalla Regione Abruzzo tramite social:

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