Due procedimenti erano stati già avviati contro il presunto assassino nel 2013 e nel 2014: queste sono le ultime novità emerse per quanto riguarda l’omicidio di Giandomenico Orlando, il titolare dell’omonima pasticceria di famiglia in via Puccini, accoltellato a morte la mattina di ieri, mercoledì 6 maggio.
Al momento, per l’assassinio in questione, è in stato di fermo Giovanni Grieco; l’uomo è ritenuto dagli inquirenti il presunto autore dell’omicidio, fermato ieri a Pineto dopo una breve fuga di qualche ora.
Le liti tra il 42enne presunto assassino e la famiglia Orlando, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero partite nel lontano 2010, per questioni condominiali legate al fatto che la madre di Grieco abita proprio nello stabile che sorge sopra la pasticceria nella quale si è consumata la tragedia.
Come accennato, nei confronti del presunto killer i procedimenti avviati sono stati due (nel 2013 e nel 2014).
Nel primo caso la Divisione anticrimine della questura di Pescara ha presentato alla Procura della Repubblica tre note informative in cui veniva ribadita la necessità di una misura cautelare nei confronti di Grieco; nel secondo caso, risalente allo scorso anno, erano state presentate due informative in cui si ravvisava di nuovo la necessità di una misura cautelare.
L’unico provvedimento preso a carico del 42enne, sarebbe stato però un ammonimento del questore.
Per l’uomo i reati ipotizzati per fatti precedenti all’omicidio del pasticciere sarebbero pertanto quelli di stalking e lesioni, ma anche maltrattamenti in famiglia.
Per quanto riguarda invece le indagini sull’omicidio, la scientifica provvederà all’analisi dell’auto utilizzata da Grieco per la fuga e del coltello buttato in un cassonetto alla ricerca di eventuali tracce di sangue o corrispondenze, mentre gli agenti della squadra mobile stanno continuando ad ascoltare alcuni testimoni.