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Migliorano le finanze del Comune, da 1 a 29 milioni di euro la disponibilità di cassa

Prosegue bene la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Pescara, piano che deve ancora essere vidimato dal Ministero.

«Al passaggio delle consegne finanziarie», sottolinea il sindaco Marco Alessandrini, «sul tavolo del ragioniere capo del comune erano giacenti atti di liquidazione per circa 32 milioni, ad oggi siamo a 13 milioni e questo significa onorare i nostri debiti e non creare problemi a quanti sono creditori, ovvero imprese, famiglie e vita delle persone. Il problema è di carattere generale, i Comuni vanno verso la direzione dell’autonomia finanziaria perché i numeri sono impietosi, nel quinquennio dal 2010 al 2015 siamo passati dai 30 milioni a 3,8 milioni di trasferimenti statali, l’ 87 per cento in meno».

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L’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio evidenzia come la disponibilità di cassa di un milione a 29 milioni. I numeri dunque adesso sarebbero sotto controllo, anche se come ricorda Sulpizio «non siamo usciti dall’emergenza, ma entro il 28 settembre stiamo portando alla rimodulazione il piano di riequilibrio, contenitore di tutte le operazioni fin qui fatta, che dovrà passare per il Consiglio, per avere un parere della Corte dei Conti e la vidimazione ministeriale. L’orientamento è quello di sanare i conti per poter abbassare le aliquote, perché ci siano gli elementi per poter uscire dallo stallo in cui eravamo. Per arrivare a tale obiettivo abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo, fra cui una poderosa manovra di spending review, che ad oggi conta ben 11 milioni di euro di tagli».

La razionalizzazione della spesa riguarda essenzialmente le spese di funzionamento e la riduzione degli sprechi grazie alla rivisitazione dei modelli organizzativi e alla innovazione di processo. I tagli riguardano spese di telefonia, cancelleria, beni di consumo, autoparco, razionalizzazione del servizio di mensa scolastica. Da segnalare anche la riduzione dell’esposizione bancaria di Attiva, che passa da 10 a due milioni di euro, e la maggiore capacita’ di riscossione.


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