Nel tratto di mare antistante la zona di via Balilla a Pescara la presenza di batteri quali enterococchi ed escherichia coli supera ampiamente i limiti consentiti dalla legge.
A certificarlo sono le ultime analisi eseguite dall’Arta, l’agenzia regionale per la tutela ambientale, mercoledì 29 luglio e consultabili sul sito dell’agenzia stessa.
I valori emersi sono a dir poco preoccupanti e spiegherebbero in parte i numerosi casi di persone, soprattutto bambini, colpiti negli ultimi giorni da gastroenteriti e problemi alla pelle. Il caso più grave quello di un bambino di 4 anni che ha subito una grave forma di impetigine con bolle enormi sulla schiena dopo aver fatto il bagno al mare.
Due i batteri presi in esame dalle analisi: gli enterocchi, presenti con un valore di 660 Ufc (unità formanti colonie) per 100 millilitri d’acqua superiore 3 volte ai limiti di legge di 200 Ufc per 100ml e gli escherichia coli (ovvero i batteri fecali): in questo caso addirittura il valore è superiore di ben 4 volte al limite di legge stabilito in 500 Mpn (most probable number) per 100 millilitri d’acqua con un dato di 2005 Mpn per 100ml.
Le analisi precedenti, sempre eseguite dall’Arta, risalgono a pochi giorni prima, a giovedì 23 luglio: in quel caso i valori erano bel al di sotto dei limiti consentiti: 25 Ufc per 100ml gli enterococchi e 111 Mpn per 100 ml gli escherichia coli.
Escherichia coli che però erano sopra al limite di legge nelle analisi di martedì 21 luglio con 1013 Mpn per 100 ml.
Visto l’aumento esponenziale dei valori nell’ultimo rilevamento potrebbe esserci una connessione con la rottura della condotta fognaria di via Raiale di lunedì 27 luglio, poi riparata la notte di mercoledì 29 luglio.
Anche l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli aveva parlato chiaramente di sversamento di liquami, ovvero feci in mare e molto probabilmente non ha torto. L’associazione Pescara Mi Piace ha anche definito criminale la scelta di non informare i cittadini e di non emettere alcun divieto di balneazione.
Il Comitato No Rifiuti invece chiede l’intervento della magistratura per la presenza di batteri nel mare.
Il primo di agosto l’Arta ha eseguito nuove analisi che hanno ribaltato i risultati di tre giorni prima con la presenza dei batteri praticamente azzerata.