È arrivata addirittura a prostituirsi pur di pagare i debiti di droga del figlio minorenne.
Questo uno degli incredibili retroscena dell’indagine condotta dalla polizia di Stato che ha portato all’arresto questa mattina di M.C., un vigile del fuoco di 31 anni pescarese, che insieme al concittadino, F.T. Di 30 anni, vendevano cocaina e hashish a minorenni ed estorcevano soldi ai ragazzi che non riuscivano a pagare i debiti accumulati.
La donna, non sapendo come uscire da quel tunnel, e avendo paura delle minacce e delle pressioni subite, è arrivata a “vendere” il proprio corpo pur di racimolare circa 3.000 dei 5.000 euro di debito di droga del figlio vittima di estorsione.
In altri casi diverse famiglie hanno acceso un finanziamento per far fronte al debito di droga e in un caso, un ragazzo è fuggito all’estero per la paura di incontrare i due accusati di di spaccio di stupefacenti e di estorsione. Entrambi sono incensurati. Il vigile del fuoco è agli arresti domiciliari mentre il secondo uomo è ricercato. A disporre la misura cautelare è stato il Gip (giudice per le indagini preliminari) Gianluca Sarandrea. Secondo quanto riferiscono i familiari si troverebbe all’estero per motivi di lavoro, anche se alla polizia non risulta che svolgesse alcun tipo di attività lavorativa.
Oltre a loro due ci sono in totale 6 indagati, tra questi uno dei ragazzi accusato di spaccio. Altro particolare interessante riguarda il fatto che tra i clienti del vigile del fuoco ci sarebbero anche due suoi colleghi.
I due agivano con questa modalità per far cadere nel tranello i giovani: in uno dei casi li avvicinavano chiedendo loro di tenere nascosto un etto di droga per una settimana in cambio di 100 euro, in seguito mezzo chilo in cambio di 1.500 euro. Casualmente però la quantità di stupefacente spariva e già il giorno seguente gli estorsori si palesavano con richieste di risarcimento di 5.000 euro per la perdita della droga.
Da un lato la paura delle minacce e delle pressioni, dall’altro il non sapere come uscire da una situazione del genere ha portato diverse famiglie (alcune di queste anche benestanti), almeno 12 quelle accertate (10 casi di spaccio e 2 di estorsione), a provare a risanare gli errori commessi dai figli fino alla denuncia di una madre esasperata. Da qui si è aperto un vaso di Pandora con molti che aspettavano solo l’arrivo della polizia per liberarsi del problema.
I ragazzi hanno tutti un’età compresa tra i 17 e i 20 anni. Proseguono le ricerche per arrestare F.T.