Un episodio di violenza si è verificato sul lungomare Matteotti di Pescara nel giorno di Capodanno, lunedì 1 gennaio. Vittima una donna di 45 anni di Montesilvano, B.D.O. le sue iniziali, che ieri mattina ha presentato denuncia alla Questura.
La 45enne, come racconta in maniera dettagliata nella denuncia, è arrivata sulla riviera intorno alle ore 13 in compagnia del marito, dei 2 figli e di una cugina.
Trovato un posto per parcheggiare il mezzo sul lato opposto, è scesa per occuparlo in attesa che il marito potesse fare inversione. Ma mentre era in attesa, nei pressi dello stabilimento Lido Beach, è sopraggiunta una vettura, una Nissan Primera guidata da un uomo di origine africana, che avrebbe avviato la manovra di parcheggio nonostante ci fosse la donna.
La 45enne avrebbe così iniziato, sia a voce che a gesti, a far notare come fosse lì in attesa che il marito posteggiasse la vettura. Ma l’uomo al volante della Nissan avrebbe proseguito la retromarcia investendo una prima volta la donna colpendola con il paraurti posteriore alle gambe e poi una seconda mentre la vittima cercava di allontanarsi con la fiancata destra del veicolo.
Per fortuna i 2 figli della donna sono rimasti illesi, ma la stessa avrebbe subito dopo minacciato di allertare le forze dell’ordine, azione che avrebbe scatenato la reazione sia dell’uomo che di altri suoi amici che stazionavano sul lungomare, che avrebbero accerchiato e minacciato la 45enne afferrandola alle spalle.
All’arrivo del marito e della cugina gli aggressori si sarebbero dileguati. La 45enne ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso ricevendo una prognosi di 10 giorni per le lesioni alle gambe.
«Sottolineo», dice Marco Forconi di Fratelli d’Italia nell’esprimere solidarietà alla donna, «che nella giornata di ieri il marciapiede della riviera, altezza nave di Cascella, era completamente invaso da venditori non autorizzati che esponevano merce contraffatta e, almeno secondo i resoconti di numerosi testimoni oculari, non si intravedevano nelle vicinanze pattuglie di polizia municipale. Già consentire una Casbah a cielo aperto è di per sé vergognoso, aggredire una donna davanti a figli minorenni ed accerchiarla da una dozzina di extracomunitari con fare intimidatorio è davvero l’apice dello squallore. Il sindaco Alessandrini non può consentire che si svolgano delle fiere assolutamente illegali su un’arteria pedonale centralissima e l’assembramento di decine e decine di immigrati pronti a fare comunità anche davanti ad evidenti atteggiamenti criminosi».