Il centrodestra unito e compatto, ovvero Forza Italia, Ncd, Pescara Futura e Fratelli d’Italia-An, chiede le dimissioni del sindaco di Pescara Marco Alessandrini per la vicenda dello sversamento nel fiume e di conseguenza in mare di 25mila metri cubi di liquami, in altre parole feci e per la scelta consapevole del primo cittadino di firmare un’ordinanza per il divieto di balneazione senza però dargli seguito con l’affissione dei cartelli in spiaggia e con la pubblicazione nell’albo pretorio.
Il centrodestra contesta l’irresponsabilità del primo cittadino e denuncia l’inadeguatezza dello stesso al ruolo che ricopre. Per domani, mercoledì 12 agosto, il centrodestra ha richiesto la presenza di sindaco, Arta e Aca alla commissione Controllo e Vigilanza e inoltre sarà chiesta la convocazione di un consiglio straordinario che tratti esclusivamente l’argomento dei liquami in mare e di tutte ciò che ne è conseguito e un’interpellanza parlamentare.
«È una vicenda ancora da chiarire», sottolinea Carlo Masci, «anche per la contraddizione che il blocco dei liquami ci sarebbe stato dopo 19 ore e mezza e non dopo 10. Se così fosse i liquami finiti nel fiume sarebbero il doppio di quanto dichiarato. E forse allora a Fosso Cavone anche l’Oxystrong sarà stato immesso nella rete per 19 ore e non 10. E poi noi conosciamo solo l’ultima rottura, quella del 28 luglio, ma nelle dieci precedenti che cosa è successo? Possiamo saperlo solo andando a vedere i report dell’Aca».
Infine Masci segnala l’ultima anomalia, quella relativa alla attuale conduttura fognaria: «La tubatura da 150 centimetri di via Raiale si è rotta lo scorso 28 aprile, da quel momento è in uso l’altra da 60 centimetri. Dunque la portata è di quasi 3 volte di meno rispetto a prima».
«Quella del sindaco», afferma Guerino Testa di Ncd, «è stata una condotta altamente irresponsabile che ha esposto a un pericolo i cittadini. Ha mostrato inadeguatezza al ruolo che ricopre. Inoltre ha creato un danno, per ora incalcolabile, al turismo. Il sindaco è stato lasciato politicamente in solitudine e poi tutti gli ambientalisti sempre presenti questa volta non hanno espresso una parola. Dove sono?».
«In tanti mi hanno detto in questi giorni», svela con sottofondo di malinconia l’ex sindaco Luigi Albore Mascia, «che se l’avessi fatto io chi sa cosa mi sarebbe accaduto. La vita di un sindaco è travagliata e non si può andare in vacanza come accaduto. Poi a me veniva sempre ricordato che il sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini. Quanto detto dall’attuale primo cittadino sa di candore giulivo».
L’ex vice sindaco Berardino Fiorilli, oggi promotore dell’associazione Pescara Mi Piace, sposta l’attenzione sull’Arta: «L’Arta ci dice che il 31 luglio non sapeva nulla della rottura, ma negli stessi giorni ha eseguito per ben due volte le analisi nel tratto di mare antistante via Balilla. Secondo me mente sapendo di mentire, mi sembra che ci sia un pizzico di malafede. Sentendo diversi pediatri di base mi è stato riferito come i problemi di salute legati al mare si siano decuplicati nelle ultime settimane. La verità è che per situazioni di minore gravità si sono dimessi capi di Stato, solo perché era stata minata la fiducia tra chi governa e la città. Noi oggi, dinanzi a un problema di tale gravità, chiediamo le dimissioni della giunta e del sindaco, incapaci di gestire l’emergenza, devono andare tutti a casa».
«Ho presentato un esposto in Procura», ricorda Armando Foschi di Fratelli d’Italia-An, «dopo che tanti genitori hanno denunciato la malattia dei propri bambini dopo aver fatto il bagno in mare. Il sindaco Alessandrini si è reso responsabile di una grave omissione, ha nascosto alla città l’inquinamento del mare, dunque il sindaco deve andare a casa, tutta la città si aspetta e chiede le sue dimissioni». Il consigliere di Forza Italia Eugenio Seccia ha ricordato l’attività dell’opposizione per far emergere la verità su quanto accaduto.
«Siamo uniti nel chiedere le dimissioni del sindaco», conclude il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano, «perché ha inficiato l’intera economia regionale che si basa sul turismo e perché aver avuto la consapevolezza di quanto accaduto averlo nascosto è di una gravità assoluta. Ha tenuto dolosamente nascosta la verità ai cittadini, la nostra è una condanna definitiva senza appello».
Anche Noi con Salvini Abruzzo chiede le dimissioni del sindaco di Pescara e come annuncia Davide Traini del direttivo regionale, «agiremo contro questo governo cittadino con una raccolta firme il 22 agosto, per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco e di tutta la giunta».