Inquinamento atmosferico Pescara, il presidente Commissione Ambiente sui dati dell’Arta.
Ivo Petrelli ha fornito i dettagli relativi alla situazione della città adriatica all’inizio di quest’anno al termine della seduta di oggi, mercoledì 15 gennaio, della Commissione dedicata all’emergenza inquinamento atmosferico, alla presenza del direttore dell’Arta Chiavaroli.
Questi i dettagli forniti dal presidente Petrelli:
“Dall’inizio dell’anno a oggi le centraline dell’Arta hanno rilevato solo uno o al massimo due sforamenti dei limiti di legge per i livelli delle polveri sottili PM10. Che non significa però che l’aria di Pescara sia pulita, ma piuttosto che la situazione è meno drammatica rispetto ad altre città italiane e che comunque abbiamo margini per intervenire e migliorare ulteriormente la situazione, attraverso, per esempio, un’opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza. A tal proposito la Commissione Ambiente andrà a promuovere degli incontri tra l’Arta e le scolaresche, in aula consiliare, proprio per informare e formare i bambini circa le misure che si possono adottare per inquinare meno e per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria.
Attualmente stiamo vivendo una situazione di calma relativa, ovvero dal primo gennaio 2020 non si sono registrati picchi di inquinamento atmosferico come sta invece accadendo in altre città del nord, come Torino o Milano, dove i sindaci sono stati costretti a firmare le ordinanze per giorni di chiusura al traffico delle città. Questo dato è assolutamente positivo se pensiamo che ad alzare i livelli del PM10, le polveri sottili, concorrono tre fattori, ossia il traffico veicolare, l’accensione delle caldaie per il riscaldamento dei locali e la situazione meteo-climatica di alta pressione, che di per sé favorisce il ristagno dell’aria in assenza di vento o pioggia. Tre fattori che attualmente sono sicuramente presenti a Pescara, ma che pure non stanno determinando criticità, ed è ulteriormente positivo se pensiamo che oggi la norma consente al massimo 35 superamenti l’anno dei parametri di legge, limite facilmente superabile nel periodo invernale, anche se già il 2019, a detta dell’Arta, si era chiuso con un ottimo trend per Pescara, ovvero con pochi superamenti. Sino a oggi, stando ai dati rilevati dalle centraline, la qualità dell’aria è stata scadente per il PM10 una sola volta nelle postazioni del Teatro d’Annunzio, sulla riviera sud, e in via Sacco, e 2 volte nella postazione di via Firenze. Tuttavia in una città che ha l’ambizione di conquistare la Bandiera Blu siamo convinti che questo non basti, perché se il PM10 si mantiene sotto i limiti tanto da non imporre ordinanze di chiusura al traffico, ci sono altri parametri da valutare, come il PM 2,5, ovvero la particella ancora più piccola delle polveri sottili, per il quale pure non ci sono limiti di legge, ma solo obiettivi di qualità, ma quelle polveri comunque le respiriamo, noi e i nostri bambini, ed è vero che, al di là di quanto dicono le centraline, ci sono momenti della giornata in cui alcune strade cittadine sembrano sature di gas di scarico e l’aria è quasi irrespirabile, quindi dobbiamo valutare, con l’ausilio dei tecnici dell’Arta e del Comune, quali misure sono applicabili per migliorare la situazione di Pescara. Innanzitutto penso a un’azione di sensibilizzazione da condurre nelle scuole e a tal fine andremo a promuovere momenti di incontro e dibattito tra l’Arta e le nostre scolaresche per far capire ai bambini cos’è l’inquinamento atmosferico, come si genera, cosa determina potenzialmente sulla nostra salute, e come si combatte. E tali eventi, ad esempio, potrebbero anche rientrare nel percorso per l’assegnazione della Bandiera Blu”.