Come annunciato dalle previsioni meteorologiche nei prossimi giorni tornerà l’alta pressione e ci sarà assenza di vento, due condizioni che favoriranno nuovamente la formazione dello smog e per questa ragione a Pescara si potrebbe tornare a valutare soluzioni come quella delle targhe alterne.
Sull’argomento relativo all’inquinamento atmosferico interviene anche Mario Lizza, vice presidente della Siti (società italiana di igiene e medicina preventiva) sezione Abruzzo-Molise, tecnico che negli ani ’90 cercò di comprendere il fenomeno dell’inquinamento atmosferico attraverso il laboratorio mobile che misurava l’inquinamento atmosferico su una lunga area e non solo su un punto.
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«Confesso», dice Lizza, «che il gran parlare sullo smog che si sta facendo in questo periodo mi ha disorientato: mi sono sembrati tutti degli improvvisatori, dei dilettanti, purtroppo anche a livello governativo. Innanzitutto non si è mai parlato di benzene che ha dei gravi effetti diretti (malattie ematologiche) sulla salute delle persone e invece si è parlato esclusivamente delle polveri sottili che sono solo veicoli di altre sostanze nocive ed è queste allora che bisogna conoscere. Poi, ha qualche senso non ridicolo proibire, come è stato detto, i botti di Capodanno come misura per ridurre lo smog? E che dire delle auto che, nate per correre oltre 200 chilometri orari, dovrebbero andare in città a 30 chilometri orari: ma la prima regola anti-smog è che il traffico nelle città deve esser fluidificato (e non rallentato), con attenzione ai semafori, rotatorie, sensi unici, parcheggi, parcheggi di scambio, tempo di marcia in strada».
Lizza inoltre ricorda alcune delle norme presenti nel lontano decreto anti-smog del 12 novembre 1992, noto come decreto Ripa di Meana):
- introduzione del “taxi semi-collettivo”, con percorsi “da prossimità a prossimità” (“buxi”) ovvero a domanda (“telebus”);
- razionalizzazione delle reti viarie esistenti e fluidificazione del traffico tramite misure quali, ad esempio: creazione di nuovi sensi unici; restringimento della carreggiata con impedimento fisico della sosta; sperimentazione di “semafori intelligenti” ….
- controlli efficaci e sistematici dei comportamenti che pregiudicano la fluidificazione del traffico (sosta in doppia fila, mancato rispetto delle corsie preferenziali; scarico delle merci in orari non consentiti; ecc.) da parte della Vigilanza Urbana, dotata possibilmente di strumenti e mezzi che consentano di aumentarne l’efficienza;
- promozione dell’ “uso plurimo” dell’auto (“car-pool”) anche tramite la connessa offerta di parcheggi gratuiti … nonché favorendo l’attività di associazioni volontarie o di agenzie private e pubbliche che operino con la finalità sopramenzionata;
- invito alle aziende private e pubbliche ad organizzare gli spostamenti casa-lavoro-casa dei propri dipendenti tramite l’impiego di autobus aziendali; aggiungerei, l’invito alle aziende a incentivare in un qualche modo – con un qualche premio – chi va a lavorare in bici o va in azienda in macchina con 3-4 lavoratori a bordo;
- sfalsamento orario apertura e chiusura di: uffici pubblici e privati, esercizi commerciali e scuole nelle aree congestionate; istituzione di orari continuati;
- istituzione di fasce orarie notturne per la raccolta di rifiuti;
- regolamentazione del carico-scarico merci, spostandolo nelle ore a basso volume di
traffico; - coordinamento degli uffici comunali per la migliore gestione dei vari lavori nelle strade (evitare reiterate aperture di cantieri negli stessi posti);
- accelerazione anche con più turni di lavoro ovvero sospensione temporanea dei cantieri stradali nel caso che si verifichino episodi acuti di inquinamento; sfasamento di lavori non rumorosi in ore notturne;
- creazione di nuove piste ciclabili anche come semplice specializzazione delle carreggiate, intercalate da aree di sosta dotate di attrezzature antifurto, e realizzazione, nelle zone centrali della città, di aree attrezzate per la sosta e la custodia di biciclette e ciclomotori;
- individuazione di aree di parcheggio di corrispondenza e di interscambio;
- piano dei parcheggi semiperiferici e di scambio con relativi sistemi di informazione a distanza sulla disponibilità dei posti … Insomma, aggiungo, impedire alle macchine di arrivare nel centro delle città, ma facilitare alle persone l’opportunità di raggiungere il centro mediante continui bus-navetta, il tutto a costi irrisori o gratuiti.
- circolazione riservata ad autovetture con almeno tre passeggeri a bordo.
A queste misure previste dal decreto Ripa di Meana, Lizza aggiungerebbe anche:
- incentivi alle aziende e agli ipermercati che mettano pannelli fotovoltaici sulle grandi coperture dei loro capannoni.
- Perché no, verificare se sulle autostrade è proprio indispensabile bloccare corsie per km e km, quando i lavori riguardano pochissime centinaia di metri di autostrada.
- Incentivare quei modi innovativi di viaggiate come il BlaBlaCar, modello di auto condivisa da chi viaggia nella stessa direzione risparmiando sulle spese: una soluzione che aiuta anche a contenere il livello di inquinamento e contribuisce a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo …
- Incentivare il lavoro a distanza (telelavoro). Cosa possibilissima visto che oggi molti lavori vengono svolti utilizzando vie e sistemi informatici e visto che alle aziende interessano i risultati più che una passiva presenza fisica in sede.
«Dal 1992, dopo 23 anni risulta che qualcuna di queste misure sia stata adottata in qualche città abruzzese?», si chiede Lizza, «le decisioni prese recentemente dai nostri decisori, comprese le inutili targhe alterne, dimostrano grassa ignoranza di normative oltre che povertà di immaginazione. Lo stallo sullo smog è una indecenza, da cui ci si sveglia inutilmente ogni tanto, per poi ricadere nel lungo letargo!».