Sono stati prosciolti per intervenuta prescrizione il presidente della giunta regionale Luciano DAlfonso, gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto e gli altri sette imputati del processo noto come Mare-Monti relativo alla costruzione della strada statale 81.
A stabilirlo è stato questa mattina, lunedì 24 aprile, il tribunale di Pescara. D’Alfonso, accusato di falso e truffa, era imputato nelle vesti di ex presidente della provincia di Pescara. Oltre al governatore e agli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto, vengono prescritti anche il progettista della strada Carlo Strassil, l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, Valeria Olivieri, commissario straordinario, Cesare Ramadori, componente del consiglio di amministrazione della Toto, Paolo Lalli, direttore dei lavori, Michele Minenna, dirigente Anas e Angelo Di Ninni, incaricato dalla provincia di Pescara di valutare l’incidenza ambientale della variante. Le accuse, a vario titolo, erano corruzione, truffa aggravata, falso ideologico e concussione.
Restano in piedi le accuse relative ai presunti illeciti amministrativi, che riguardano soltanto le società e gli enti coinvolti e il processo riprenderà invece il prossimo 30 maggio.
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