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Gelati, Caprice lancia il concorso fotografico “Gusta e Vinci”: come partecipare

«Acquista un gelato, fai un selfie e condividilo sulla nostra pagina facebook». Questo l’invito che rivolge Fabrizio Camplone della storica gelateria Caprice di piazza Garibaldi nel presentare il concorso fotografico “Gusta e Vinci”.

Ogni settimana, il selfie, ovvero un’autoscatto con la fotocamera, che riceve il maggior numero di “mi piace” sulla pagina Facebook di Caprice vince una maxi vaschetta di gelato. L’iniziativa è rivolta a tutti gli appassionati di gelato.

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Il concorso prevede che chiunque acquisti un gelato e scatti un selfie all’interno del bar Caprice, davanti a pannelli predisposti appositamente per promuovere l’iniziativa, possa postare la foto sulla pagina Facebook. Quella che riceverà più “like” alla fine  della settimana, verrà premiata con una maxi vaschetta di gelato con gusti variegati.  L’iniziativa si concluderà alla fine del mese di agosto.

«Il gelato è buono e fa bene, soprattutto se è artigianale, fresco e realizzato con ingredienti di qualità», spiega Fabrizio Camplone, «vogliamo ribadirlo attraverso questo contest che ci darà modo di fermare nelle immagini il piacere di assaporare i gusti che la nostra gelateria offre alla clientela ogni giorno. Da quelli classici, sempre apprezzatissimi, a quelli realizzati con ingredienti del territorio, molto richiesti. E poi la novità di quest’anno: i gusti che abbiamo creato ispirandoci all’Expo, la straordinaria vetrina di Milano che mette in risalto le eccellenze gastronomiche e alimentari italiane».

In gelateria sarà anche possibile trovare nuovi gusti ispirati dall’Expo e con i quali Camplone ha fatto il giro d’Italia reinterpretandoli:

  • per il Piemonte i Nocciolini di Chivasso, minuscoli dolci a base di meringa e nocciole ideati nel 1850 dal pasticcere Giovanni Podio;
  • per la Lombardia gli Amaretti di Saronno, biscotti prodotti agli inizi del Settecento dalla famiglia Lazzaroni, che detiene ancora il marchio registrato;
  • per la Valle d’Aosta il Mont Blanc, famoso dolce spesso servito sulla tavola di Cesare e Lucrezia Borgia;
  • per il Trentino Alto Adige i Frutti di Bosco, ricchi di valori nutrizionali e antiossidanti;
  • per il Friuli Venezia Giulia la Grappa, le cui origini risalirebbero al I sec. a.C, quando un legionario romano, di ritorno dall’Egitto, produsse il primo distillato di vinaccia in Friuli utilizzando un primordiale impianto di distillazione;
  • per il Veneto Pere con Grana Padano, il formaggio nato attorno all’anno 1000 ad opera dei monaci Cistercensi e Benedettini e oggi prodotto nelle province venete di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
  • per la Liguria il Chinotto di Savona pianta agrumaria originaria della Cina trapiantata nel 1500 sulla costa ligure da un navigatore savonese;
  • per l’Emilia Romagna la Ciliegia, frutto di cui l’Italia è tra i maggiori produttori con più di 150 cultivar, che sarà proposta con aceto balsamico, altro prodotto locale;
  • per la Toscana Vin Santo e Cantuccini, vino da dessert accompagnato da biscotti secchi che deve il nome ad un frate francescano  che nel 1348 curava le vittime delle peste con questa bevanda dalle proprietà miracolose;
  • per l’Umbria la Rocciata, dolce da forno di origini molto antiche usato nei riti sacri;
  • per il Lazio la Mentuccia Romana, detta anche Nepetella, simile alla menta nell’aroma, utilizzata per le sue proprietà terapeutiche, riposanti e nutrienti;
  • per le Marche il Verdicchio, vitigno a bacca bianca che deve il suo nome al colore dell’acino che mantiene evidenti sfumature di verde anche a piena maturazione
  • per il Molise i Pepatielle, dolci tipici speziati delle feste molisane, ottimi nel vino cotto;
  • per la Campania il Torrone di Benevento, conosciuto già ai tempi dei Romani con il nome di Copeta,  si diffonde nel XVII secolo in diverse varietà. Oggi la più affermata è quella allo Strega ;
  • per la Puglia Olio d’oliva&Mielata di fichi, l’oro verde della regione in abbinamento a una crema di fichi freschi cotti;
  • per la Basilicata le Strazzate, biscotti di Matera, in dialetto “strazzet” perché non hanno una forma definita ma si preparano strappando pezzi di pasta dalla massa grande;
  • per la Calabria il Bergamotto, agrume calabrese che non viene mangiato ma usato per estrarre dalla sua buccia un olio essenziale adoperato in ambito agroalimentare e cosmetico;
  • per la Sicilia la Cassata Siciliana, le cui radici risalgono alla dominazione araba (IX-XI secolo). All’inizio non era che un involucro di pasta frolla farcito di ricotta zuccherata e poi infornato, che gradualmente è stato arricchito con l’introduzione di altri ingredienti;
  • per la Sardegna il Mirto, pianta molto apprezzata per le sue proprietà aromatiche.

Tra i gusti restano i capisaldi della tradizione abruzzese come il Confetto di Sulmona, la Liquirizia di Atri, lo Zafferano aquilano, il Pecorino e Miele, il Bocconotto , l’Aurum,  il Mostacciolo, la Scrucchijata , la Presentosa, dedicato al dolce inventato da Tullio Camplone e, infine, la novità della stagione estiva 2015, la Cerasella, gelato al cioccolato variegato alle ciliegie.