Pescara perde uno dei personaggi che hanno inevitabilmente segnato la sua storia e non solo, sia a livello culturale che sportivo. Questa mattina è venuto a mancare, all’età di 79 anni, Gabriele Pomilio.
Pomilio, nato e residente a Francavilla al Mare era ricoverato nel reparto di Cardiologia in ospedale da qualche giorno in seguito a dei problemi cardiaci.
Come si legge nel suo profilo all’interno del sito della Pomilio Blumm, «definirlo solo un pubblicitario è riduttivo: artista, sportivo, imprenditore».
È stato tra i primi a proporre, insieme al fratello Oscar (fondarono la Pomilio Idee, una delle prima agenzie pubblicitarie in Abruzzo), il graphic design e dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, ha realizzato campagne pubblicitarie per più di 300 aziende come Ferrarelle e Sangemini. Disegnò anche il pallone di Diego Armando Maradona che poi venne usato ai Mondiali di calcio del 1998 in Francia.
Ma Pomilio resta nel cuore di tutti gli appassionati dello sport e della pallanuoto dove ha scritto le pagine più gloriose della pallanuoto sia pescarese che nazionale (è stato direttore tecnico del “Settebello” azzurro nell’Olimpiade vinta nel 1992 a Barcellona). Un personaggio amato e apprezzato in Abruzzo, in Italia e fuori dai confini nazionali per i suoi modi gentili e per il suo modo di porsi sempre con garbo e discrezione.
La sua passione per la pallanuoto è stata poi trasferita al figlio Amedeo, uno dei campioni più titolati della storia della pallanuoto attualmente impegnato con le nazionali azzurre come tecnico.
La camera ardente per salutare Pomilio sarà allestita all’obitorio dell’ospedale.