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Badante ruba argenteria ad anziana malata, poi si pente e fa recuperare il “bottino”

Avrebbe derubato un’anziana malata per la quale stava svolgendo l’attività di badante, per poi pentirsi e permettere all’anziana di recuperare la refurtiva: questo l’episodio avvenuto a Pescara, e che ha portato alla denuncia di una donna.

Protagonista della vicenda, scoperta anche grazie all’ausilio della polizia, una 59enne originaria della provincia di Foggia ma residente a Pescara, e un’anziana, vittima del furto.
La 59enne è stata denunciata dagli agenti della Squadra Mobile alla Procura della Repubblica.

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Tutto ha avuto inizio quando la donna, alcune settimane fa, era stata chiamata a sostituire la badante di fiducia di famiglia dell’anziana, temporaneamente rientrata in Romania.

La 59enne avrebbe pertanto iniziato a prestare servizio in casa dell’anziana in “sostituzione” temporanea della badate di fiducia.
La figlia del’anziana, che abita in un appartamento attiguo a quello della madre, all’inizio di luglio, nel far visita all’anziana madre, avrebbe notato nell’appartamento l’assenza di diversi pezzi di argenteria.

Sospettando della neo assunta, avrebbe chiesto l’intervento della Squadra Volante.
La nuova badante avrebbe però negato ogni responsabilità sulla “sparizione”, abbandonando in maniera definitiva l’abitazione.

La figlia dell’anziana vittima del furto avrebbe poi presentato una formale denuncia in Questura, specificando anche che l’unica persona in possesso delle chiavi di casa di sua madre fosse la nuova badante.
Ieri, giovedì 9 agosto, i poliziotti hanno rintracciato la 59enne nella sua abitazione.

Quest’ultima, mostrandosi pentita, avrebbe confessato di aver commesso il furto, spiegando di averlo fatto per necessità economiche.
La 59enne ha poi condotto gli agenti in un Compro Oro all’interno del quale, tra la fine di giugno, in due occasioni avrebbe venduto la refurtiva.

L’esercente avrebbe confermato di aver acquistato, in completa buona fede, i pezzi di argenteria per poco più di 800 euro.
Alla luce della scoperta fatta anche grazie alla polizia, tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita alla legittima proprietaria, mentre la 59enne è stata denunciata.