Oggi pomeriggio, a 3 mesi esatti dalla tragedia che ha colpito l’hotel Rigopiano di Farindola, i familiari delle 29 vittime, riuniti nel Comitato Vittime Rigopiano, hanno tenuto un flashmob a Pescara dal piazzale della stazione centrale fino a piazza Salotto dove, insieme anche agli amici, hanno formato un grande cerchio umano allo scopo di ricordare i propri cari.
Un corteo silenzioso, con tutti i partecipanti con un nastro bianco al braccio, aperto dai bambini di Farindola, dove spiccavano le foto delle vittime e alcuni striscioni: “Un muro di neve, il fuoco del nostro amore” e poi ancora “I nostri angeli meritano giustizia. Noi la chiediamo per loro”.
Poi le note della canzone di Ivana Spagna, “Il cerchio della vita”, prima di 29 colombe bianche sono state liberate in cielo in ricordo delle vittime di quel terribile 18 gennaio di tre mesi fa.
«Siamo qui per ricordare, ma anche per chiedere giustizia», dice Gianluca Tanta, presidente del Comitato Vittime di Rigopiano, e fratello di una dei deceduti, «attendiamo che l’inchiesta vada avanti per arrivare ad una verità che noi abbiamo chiara in testa, perché la causa della tragedia non è stata la neve».
I familiari delle vittime hanno lamentato l’assenza delle istituzioni provinciali e regionali e hanno annunciato un altro flash mob a Pescara per il prossimo 18 maggio.
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