Avrebbe aggredito e picchiato la sua compagna davanti ai figli minori: questo l’episodio del quale si sarebbe reso protagonista un uomo arrestato a Pescara dalla polizia ieri, domenica 13 dicembre.
L’uomo è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia dagli agenti della Squadra Volante.
Tutto ha avuto inizio in seguito alla chiamata giunta al 113 da parte di un vicino di casa.
Quest’ultimo, secondo quanto riferito dalla Questura, avrebbe allertato la polizia dopo aver sentito delle urla e delle richieste di aiuto da parte della donna, e dei rumori di oggetti in frantumi provenire dall’appartamento dei vicini.
Giunti sul posto i poliziotti avrebbero bloccato l’uomo mentre stava urlando e minacciando la compagna.
La donna avrebbe inoltre presentato, all’altezza del volto e del collo, dei segni della violenza subita.
All’interno dell’appartamento, oltre alla presenza dei figli minorenni della coppia (i quali, secondo quanto riportato dalla polizia, all’arrivo degli agenti sarebbero stati trovati mentre piangevano terrorizzati), una porta divelta.
La donna, trasportata al pronto soccorso per le cure del caso, avrebbe riportato “contusioni multiple, lesioni al volto, collo, braccia e caviglie, con prognosi di 15 giorni salvo complicazioni”.
Stando a quanto emerso dalle ricostruzioni della polizia, a seguito di una futile discussione la donna sarebbe stata aggredita e picchiata con calci, schiaffi, pugni e morsi, e il tutto sarebbe avvenuto alla presenza dei figli minori.
Secondo quanto riportato dalla Questura, già in passato la donna avrebbe presentato querela per delle lesioni personali subite, poi ritirata. L’uomo è stato pertanto tratto in arresto e, in seguito alla convalida, nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento.