Demolizione palazzo riviera nord di Pescara: ecco che cosa sorgerà al suo posto.
Dopo l’annuncio ufficiale dell’abbattimento del cosiddetto Palazzo Michelangelo (struttura mai completata) sulla riviera pescarese (leggi QUI), e la successiva conferma del sindaco Masci (leggi QUI), il cantiere per procedere con la demolizione è stato ufficialmente avviato.
Alla conclusione dei lavori di demolizione, sulla stessa area (nella zona della rotonda Paolucci) verrà realizzato un nuovo progetto abitativo firmato Keoma srl, la cui progettazione architettonica sarà curata da SWIRÄ Design (che a Pescara ha realizzato “Trento Palace, onehundred”, “Level 5”, “Palazzo Grecale”).
Ecco quindi alcune delle caratteristiche del nuovo palazzo che verrà realizzato (con alcuni dettagli su altezza, posizione e progetto):
Scardinando le geometrie abitative tradizionali a vantaggio di linee morbide che richiamano il modernismo, il progetto si ispira ad architetture organiche, subendo l’influenza e la forte presenza del mare attraverso profondi terrazzi e infissi circolari, o meglio “oblò” con chiaro riferimento alla navigazione, che proiettano l’intero complesso verso l’azzurro dell’Adriatico. Anche i materiali utilizzati nelle finiture esterne, principalmente il legno, così come i colori dell’edificio, si fonderanno con l’ambiente costiero. Dal punto di vista tecnico, l’immobile si avvarrà delle migliori tecnologie costruttive. Arretrato rispetto alla strada di circa dieci metri, conterà cinque piani (invece dei sette di Palazzo Michelangelo) per un totale di quindici appartamenti dotati di tutti i comfort abitativi, nel pieno rispetto delle ultime normative sul risparmio energetico.
Queste, invece, le parole dell’amministratore Achille Trave sul palazzo che sorgerà nell’area in questione:
«Costruiremo un palazzo di grande design che dialogherà con il panorama costiero. Realizzeremo una struttura certamente meno impattante di quella precedente, arricchendo il lungomare pescarese con un segno architettonico originale di cui vi mostreremo presto il progetto. Massima attenzione sarà posta all’abitato circostante, riducendo l’altezza del fabbricato e arretrandolo di circa dieci metri rispetto alla riviera.
Swirä significa “creatura” dal Na’vi, la lingua artificiale utilizzata per il film Avatar. Un rimando allo stato naturale e all’armonia con l’ambiente circostante».