È convocata per domani mattina, venerdì 18 settembre, alle ore 13 la conferenza dei capigruppo del Comune che dovrà discutere e decidere quando ripetere il consiglio comunale straordinario e aperto prima sospeso 3 volte e poi rinviato definitivamente per il rifiuto dei consiglieri del centrodestra di svestire una maglietta con la scritta “Alessadrini dimettiti” e per la ferma posizione del presidente dell’assise civica Antonio Blasioli.
«La città», dice l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli, oggi promotore dell’associazione Pescara Mi Piace, «si aspetta che venga fissata, in via prioritaria e d’urgenza, la nuova seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale sull’emergenza balneazione del 28 luglio scorso. Non riteniamo opportuno e moralmente accettabile che la maggioranza di Governo e il sindaco Alessandrini possano tornare alle loro consuetudini facendo finta che nulla sia accaduto nel corso dell’estate sulla nostra costa, per la serie “passata la festa, gabbato il santo”. Il problema all’ordine del giorno, infatti, non è, nel caso specifico, l’inquinamento del fiume, o il funzionamento o meno dei depuratori, problemi che la giunta Alessandrini, al governo ormai da oltre un anno, dovrebbe già gestire, ma la discussione dovrà vertere sullo sversamento dei liquami del 28 luglio scorso e sulla decisione del sindaco di insabbiare l’ordinanza con cui avrebbe dovuto ufficializzare alla città il divieto di balneazione su buona parte della riviera nord, dopo aver avuto la certezza dall’Arta che il mare era contaminato dai batteri».