Provvedimento di sospensione delle attività dello stabilimento Penelope a Mare di Pescara, la posizione di Sib–Confcommercio.
Il presidente dell’Associazione Provinciale Stabilimenti Balneari, Riccardo Padovano, è infatti intervenuto sul recente provvedimento che ha riguardato il noto stabilimento della riviera nord di Pescara, e sull’ordinanza di sospensione (temporanea) dell’attività decisa dopo gli accertamenti della polizia relativa all’eccessivo numero di persone presenti in spiaggia durante una serata.
Sulla vicenda già nella giornata di ieri era intervenuta l’assessore Scotolati (leggi le sue parole QUI).
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 24 agosto, l’intervento del presidente di Sib-Confcommercio.
Ecco, a tal proposito, le parole di Riccardo Padovano:
«Chiudere l’intera attività dello stabilimento balneare Penelope a Mare è una decisione eccessiva che oltre a creare un danno economico al gestore provoca anche un disservizio all’utenza che va in spiaggia.
Prendo atto che il rispetto delle regole è una questione fondamentale ma si deve tener conto che da noi può entrare chiunque al mare, essendo le spiagge aperte a tutti, e non come altri posti dove ci sono anche i tornelli. A volte la presenza massiccia di persone diventa incontrollabile per i gestori e non vuol essere una scusante. È un problema che affronteremo per la prossima stagione per disciplinare l’accesso alle spiagge, ma che poi produrrà le polemiche di chi ci accuserà di voler recintare il mare. Un conto è disciplinare un’attività un altro è bloccare interamente tutto. Convochiamo subito una conferenza di servizi a ottobre per le attività di intrattenimento così ad aprile ognuno si dovrà attenere alle regole. Non deve essere questa chiusura a rappresentare una vittoria per chi è contrario alla musica di sera. È stata eccessivamente applicata la norma perché l’articolo 68 riguarda solo l’attività danzante e se le irregolarità riscontrate riguardano quello, solo quella parte lì deve essere sanzionata. Non si può bloccare tutto e impedire anche la somministrazione e la vendita di cibi e bevande. Non discuto l’accertamento ma l’applicazione della sanzione decisa sotto la spinta emotiva. Non può essere sanzionata anche l’attività che riguarda il bagnante che va in spiaggia».
Padovano ha anche fatto riferimento a un recente provvedimento del Questore, il quale ha applicato, in base all’articolo 100, un provvedimento di sospensione solo dalle ore 21 in poi e non durante la giornata:
«Non è la prima volta che si verifica una situazione del genere, è stato un eccesso di sanzione».
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