Una bolletta con un importo da pagare di quasi 4mila euro: questo il bollettino relativo ai consumi di acqua recapitato a casa di una donna a Pescara.
La signora protagonista della vicenda, che abita in un appartamento in via Dalla Chiesa, ha infatti ricevuto una bolletta Aca da pagare di 3.920 euro.
La denuncia in questione, partita dal quotidiano Il Centro, è stata immediatamente raccolta dai vertici dell’Aca, i quali hanno subito avviato gli accertamenti per verificare quanto accaduto.
Per tale motivo è stato avviato un controllo da parte della L&m, che gestisce la lettura dei contatori per conto dell’Aca.
E, in base a quanto emerso, nella trascrizione sul software dell’azienda sarebbero stati “conteggiati” 2.829 metri cubi invece di 1.282.
Si sarebbe trattato pertanto di un errore, e l’azienda ha provveduto a inviare la fattura “corretta” alla donna in questione: 93 euro invece dei circa 4mila erroneamente addebitati.
L’Aca si è pertanto scusata con la donna per l’errore commesso, e ha annunciato l’applicazione di una sanzione alla ditta che gestisce la lettura.
Questo, infine, il commento dell’amministratore unico Vincenzo Di Baldassarre sulla vicenda:
«Faremo di tutto perché questi errori non si verifichino più. Ho dato disposizione perché alla ditta che gestisce per nostro conto la lettura dei contatori venga applicata la sanzione prevista dal capitolato. Mi spiace aver procurato ansia e preoccupazione alla signora Del Pizzo e mi scuso con lei. Vogliamo assicurare ai cittadini che vigileremo affinché ciò non si ripeta più».