L’istituzione di un osservatorio epidemiologico e l’effettuazione di uno studio comparativo tra i dati sanitari relativi alla stagione balneare 2015 e quelli degli anni precedenti.
È quanto chiede il sindaco di Pescara Marco Alessandrini con una lettera inviata al direttore generale della Asl Claudio D’Amario e per conoscenza all’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci in merito alla questione delle qualità dell’acqua marina, con relativa balneabilità, sollevata nelle ultime settimane dopo la rottura della condotta fognaria di via Raiale avvenuta lo scorso 28 luglio.
Sulle vicenda, a seguito degli esposti presentati dal portavoce di Fratelli d’Italia Armando Foschi e dal Movimento 5 Stelle, la Procura di Pescara ha aperto ufficialmente un’inchiesta, per la quale non ci sono ancora indagati, che ha portato ieri mattina, giovedì 13 agosto, all’acquisizione degli atti di Comune, Arta e Aca. Sempre di ieri è il divieto di balneazione deciso nella zona di Fosso Pretaro, al confine con Francavilla al Mare, a causa della presenza di batteri in misura superiore ai limiti di legge fino a 26 volte.
La decisione del primo cittadino è «in linea con le azioni a tutela della salute dei cittadini e nell’ottica di voler contribuire a dare massima trasparenza alla questione inerente la balneabilità del mare cittadino».
«In qualità di sindaco», scrive Alessandrini nella lettera, «avverto fortemente la necessità di mettere in atto tutte le misure possibili volte a tutelare la salute dei cittadini, creando le opportune condizioni anche in sinergia con le altre istituzioni locali competenti in materia sanitaria finalizzate a scongiurare l’eventualità di rischi, criticità o pericoli per la collettività».
Con l’osservatorio epidemiologico Alessandrini auspica «un punto di vista certo e qualificato, in grado di permettere alle istituzioni di cristallizzare ed esaminare i dati legati alle affezioni di natura batterica relativi all’intera stagione balneare corrente e che conduca a un accertamento oggettivo circa le conseguenze eventualmente attribuite alla salute delle persone a seguito di balneazione nel mare pescarese.