Sciopero di circa cinquanta lavoratori dell’ipermercato Auchan dell’aeroporto oggi e presidio questa mattina davanti al centro commerciale per manifestare il proprio dissenso verso gli annunciati tagli che prevedono 1.460 esuberi a livello nazionale e 37 nel solo punto vendita pescarese, che in totale ha circa 290 assunti.
I lavoratori protestano non solo per la politica dei tagli, ma anche per la scelta di coinvolgere nella procedura di mobilità solo il personale di quarto livello, ovvero gli addetti alla vendita, e non dirigenti e capi settore. Inoltre è stata prevista anche la sospensione della quattordicesima mensilità in busta paga e il demansionamento.
Questa la posizione di Bruno Di Federico segretario regionale della Uil-Tucs:
«La crisi non si può riversare sempre contro i lavoratori e poi non è giusto che vengano colpiti quelli di quarto livello. Inoltre i tagli al centro-sud sono definitivi, mentre al centro-nord sono temporanei».
«La situazione del punto di vendita di Pescara», sottolinea Lucio Cipollini della Filcams-Cgil, «è simile a quella di altri ipermercati. Nel corso del tavolo di trattativa abbiamo rifiutato le condizioni proposte e l’azienda ha rilanciato annunciando il licenziamento di 37 lavoratori oltre a inquadramenti inferiori per gli altri».
Massimiliano Crispino della Cisl-Fisascat riferisce quanto fatto sapere dal gruppo Auchan:
«Gli esuberi sono stati motivati da una sofferenza commerciale, ma il nostro ipermercato non soffre più di altri. Ci siamo fatti carico anche del contratto di solidarietà e delle domeniche lavorative. Noi facciamo vedere che siamo coesi nel momento di crisi e speriamo che questa situazione possa sbloccarsi».
Martedì prossimo a Roma ci sarà un incontro a livello nazionale per la situazione del gruppo Auchan e i relativi esuberi.