Sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande: questo quanto deciso dal questore di Pescara Francesco Misiti per quanto riguarda gli “Amici dello Sport“, circolo privato di via Sacco.
Nel corso di un controllo eseguito all’interno del locale sono state identificate, e non è la prima volta, persone già note alle forze dell’ordine che ha portato a decidere per un intervento cautelare. Il circolo, inoltre, era già sottoposto all’attenzione delle forze di polizia in quanto ritenuto luogo di aggregazione di personaggi già noti alle forze dell’ordine che con la loro frequentazione possono avere un’influenza negativa sull’ordinamento di un circolo privato il cui scopo sociale dovrebbe essere quello dell’educazione allo sport.
Durante le verifiche sono stati anche trovati dei sistemi predisposti per il Gad, il cosiddetto gioco a distanza, minori (fatto vietato dalla legge anche se accompagnati dai genitori). Gli agenti della polizia della Questura di Pescara hanno contestato anche infrazioni amministrative e illeciti penali.
Ciò che, però, ha determinato il provvedimento di sospensione della licenza è il fatto, preoccupante in sé, della costante e numerosa presenza di persone gravate da fatti di rilievo penale che desta apprensione nella collettività.
Come fa sapere il questore Misiti, «il provvedimento risponde alla necessità di dare tutela a beni fondamentali che attengono all’ordine e sicurezza pubblica e ciò impone l’obbligo morale e giuridico di intervenire in via cautelare, onde consentire alla collettività la massima espressione delle libertà, nel rispetto delle leggi e della cultura della legalità. Esso ha la natura di intervento cautelare, con finalità di prevenzione di fronte ai pericoli che possono minacciare l’ordine e la sicurezza pubblica: è teso a produrre l’effetto della tutela di beni giuridici fondamentali, mediante l’interruzione di aspetti devianti e determinando la rottura di circuiti pericolosi per la sopravvivenza dei valori posti a fondamento della Carta Costituzionale».