«Messa sotto il tono della denuncia, potrebbe sembrare una svista della solita pubblica amministrazione inefficiente, insensibile e incapace, la storia dell’accesso alla Ztl negato al padre che deve accompagnare a scuola la figlia costretta in carrozzina da un’operazione, ma non è capitato, né capiterà mai che l’amministrazione di Pescara impedisca a un cittadino di esercitare i propri diritti costituzionali, perché questa amministrazione ritiene che le regole in vigore valgano per tutti, indistintamente e che tutti debbano rispettarle».
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A parlare del caso e a rispondere alla segnalazione del padre dell’alunna temporaneamente in sedia a rotelle che ha necessità di essere accompagnata alla scuola media Pascoli di via Roma è il vice sindaco Enzo Del Vecchio.
Il padre ha richiesto al Comune un permesso temporaneo di transito, per accompagnare e riprendere da scuola la figlia, che, ricorda il vice sindaco «comporta per tutti i cittadini, per tutte le casistiche interessate, l’esborso di 40 euro per diritti di istruttoria e marca da bollo».
«Si fa peraltro presente», aggiunge Del Vecchio, «che proprio per consentire il libero accesso nelle scuole ricomprese nel perimetro della Ztl i varchi sono aperti ogni giorno dalle 6 alle 9 e da poco prima delle 13 alle 16: ci può passare chiunque, liberamente. Ma al funzionario comunale investito comunque dell’istanza, è sembrato strano che per un caso del genere la richiesta contemplasse un’auto e l’utilizzo di due ciclomotori per trasportare la bambina immobilizzata sulla sedia a rotelle, nello specifico uno Scarabeo e un Aprilia. Superato tale imbarazzo egli ha svolto con rigore e puntualità il suo lavoro, compresa la richiesta di quanto dovuto in casi simili. E lì il genitore si è infuriato, ritenendo, mosso non si sa bene da quali principi, che nulla egli dovesse per fare entrare due moto e un’auto, a seconda della circostanza, pur di accompagnare la figlia bloccata sulla sedia a rotelle».
Il vice sindaco ha anche ricevuto conferma dalla dirigente scolastica che la ragazzina, non potendo svolgere alcune attività didattiche, il mercoledì e giovedì anticipa il ritorno a casa e quindi necessita di trasporto in orari al di fuori da quelli contemplati dall’ordinanza.
«Una situazione perfettamente contemplata dalla stessa», conclude Del Vecchio, «che prevede tale la possibilità e chiede semplicemente a chi si trova in difficoltà di comunicare con una semplice mail al comando della Polizia Municipale la targa, per beneficiare del passaggio libero attraverso il varco. Quindi una situazione assolutamente gestibile sia sul piano dei diritti che dei doveri, improvvidamente divenuta un caso perché quel genitore ha ritenuto di essere stato leso dei suoi diritti. Personalmente mi spiace del problema avuto dalla ragazza, ma al contempo non posso non pensare al fatto che si è preferito alzare la voce e affidarsi ai social, al posto di utilizzare la disponibilità e la correttezza del personale comunale che era lì non per negare diritti, ma per cercare una soluzione».
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