Il Comune di Pescara interviene sulla vicenda dell’albero caduto in viale Kennedy oggi, venerdì 15 giugno. Nella mattinata odierna, infatti, un grosso pino è precipitato sulla sede stradale all’altezza dell’incrocio del viale con via Zara.
Per guardare alcune foto clicca sull’immagine qui di seguito:
Fortunatamente al momento del crollo nessuna auto o pedone si trovava nei pressi dell’area interessata, e l’episodio non ha provocato danni a cose o persone.
I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a liberare la strada dal tronco e dai rami.
Come accennato., sulla vicenda è intervenuto il Comune di Pescara, e in particolare il vicesindaco e assessore al Verde, Antonio Blasioli. Il vicesindaco ha fornito i dettagli relativi al pino crollato, all’attività svolta dagli agronomi, e ai monitoraggi futuri relativi agli alberi e alle eventuali relative ripiantumazioni. Ecco qui di seguito le parole del vicesindaco Blasioli:
“Il Comune di Pescara a guida Alessandrini è stata la prima Amministrazione a eseguire indagini visive sulle alberature e dall’indagine visiva anche l’albero caduto oggi in viale Kennedy era stato valutato. La classe individuata, ripetiamo solo a seguito di una indagine visiva, ha rilevato alcune criticità che hanno comportato l’inserimento dell’esemplare in classe C, cioè tra gli alberi a pericolosità moderata e non da tagliare immediatamente, anzi diciamo da rivedere dopo 3 anni.
Il tempo dei tre anni non era ancora scaduto, i nostri agronomi si sono subito recati sul posto stamane per verificare l’accaduto, ma possiamo anticipare che continueremo con tale monitoraggio degli alberi sul territorio cittadino e laddove gli esami dovessero manifestare l’inserimento di altri Pini in classe D, non esiteremo ad adottare le misure per garantire la sicurezza dei nostri concittadini, fatte salve le procedure di compensazione arborea che già adottiamo. Se è vero che le operazioni di manutenzione hanno richiesto dei tagli, è anche vero che sono state compiute delle ripiantumazioni, al momento 120 delle 240 previste e che proseguiremo a fare rimpiazzando gli alberi pericolosi tolti, sostituendo quelli che nel tempo nessuno ha sostituito, aggiungendone di altri in aree verdi e lungo i marciapiedi. Una pratica che dovrebbe diventare la regola anche senza la prescrizione di pericolosità, perché gli alberi sono essere viventi ed al termine del loro ciclo vitale vanno sostituiti”.
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