Continua a tenere banco, a Penne, la questione del pino monumentale abbattuto.
L’abbattimento dell’imponente albero è stato ordinato per motivi legati all’incolumità pubblica, derivanti da una presunta pericolosità per la caduta di rami e altre conseguenze potenzialmente a rischio per l’incolumità dei cittadini.
A tal proposito, diverse associazioni ambientaliste, tra le quali spicca il Conalpa (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio onlus), si sono a lungo battute per cercare una soluzione alternativa all’abbattimento.
L’esecuzione del taglio del pino secolare (piantato nel periodo dell’Unità d’Italia), un colosso di circa 24 metri di altezza e con un diametro pari a 3,5 metri, ha quindi alimentato ulteriormente la polemica e portato il Conalpa a porre l’attenzione sulla tutela degli alberi e in particolare di quelli che potrebbero essere considerati come veri e propri patrimoni storici di una città.
Per l’associazione ambientalista, prima di procedere con l’abbattimento del pino, si sarebbero dovuti effettuare ulteriori e adeguati approfondimenti, e valutare inoltre possibili soluzioni alternative al taglio.