Importanti novità e aggiornamenti sull’omicidio a Montesilvano di Antonio Bevilacqua, per il quale è stato arrestato Massimo Fantauzzi, il presunto killer del 21enne.
Tra queste, ritrovato il fucile con il quale sarebbe stato esploso il colpo mortale sparato in pieno volto al giovane.
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A ricostruire l’intera vicenda, partita dalla notte tra venerdì 15 e sabato 16 settembre, e proseguita fino allo scorso fine settimana, quando Fantauzzi è stato rintracciato e tratto in arresto da parte dei carabinieri, è stato il colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale dei carabinieri.
AGGIORNAMENTO: La ricostruzione della lite prima dell’omicidio. I dettagli QUI
Il comandante ha infatti fornito ulteriori dettagli relativi all’assassinio all’interno del pub BirraMi in via Verrotti, ricostruendo anche le fasi successive all’omicidio, con la fuga del killer, l’abbandono della moto utilizzata per allontanarsi nel fiume, e il fucile sotterrato.
Riscaldati ha inoltre specificato alcuni aspetti relativi sia alle testimonianze che hanno permesso di ricostruire l’accaduto, che sulla presunta “taglia” messa sul killer.
Queste le sue parole:
Non è vero che ci sia stato un super testimone, ma una pluralità di testimonianze visto che nel pub c’erano diverse persone che sono state ascoltate.
Il movente: Fantauzzi si è determinato a compiere l’omicidio per l’acceso diverbio avuto in precedenza con Bevilacqua ma non possiamo svelare cosa abbia provocato la discussione.
Subito dopo l’omicidio è scappato nella Marsica dove ha sotterrato il fucile con il quale ha sparato, un calibro 12. Dopo l’arresto ci ha condotti a Ortona dei Marsi dove l’abbiamo recuperato. Ha la matrice abrasa ed è di provenienza illecita.
Risponderà anche di ricettazione e porto abusivo d’armi
In casa aveva anche una pistola scacciacani e 100 grammi di marijuana. Si è nascosto in luoghi di fortuna senza un appoggio logistico.
Ha gestito in maniera improvvisata la situazione, dopo aver messo sotto terra il fucile e gettato nel fiume la moto ha raggiunto a piedi la zona di Montesilvano.
È stato convocato in caserma anche l’uomo che aveva promesso una ricompensa a chi avesse consegnato Fantauzzi. Ma la famiglia della vittima non aveva alcuna intenzione di ritorsioni contro la famiglia dell’omicida.
Il fucile, un Beretta calibro 12 sovrapposto (con canna accorciata di 34 centimetri e calcio di 14 centimetri), è stato ritrovato in un terreno poco dopo la galleria di Cocullo dell’autostrada, e quando il killer è stato arrestato, ha detto: “Sono qui, sono io”.
Poi in caserma ha ammesso di essere stato lui a sparare.
Al momento Fantauzzi è in carcere, anche se non è stato svelato n quale struttura, in regime di isolamento, e non c’è alcuna evidenza di indagine rispetto al motivo che è alla base del diverbio e del successivo delitto, ossia rispetto al movente.
Sono inoltre al vaglio anche le posizioni di alcuni di coloro che erano presenti nel ristopub nel momento della lite e dell’omicidio.
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