Si è tenuta ieri alle ore 18:30 al piano terra della Stazione Centrale di Pescara, la cerimonia di inaugurazione degli uffici della “Fira Station“, spazio di coworking, incubazione e accelerazione per le imprese. L’evento ha visto una grandissima partecipazione di pubblico, tra imprese, investitori e istituzioni.
Il presidente della Fira, Rocco Micucci, ha tagliato il nastro insieme con il vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. Presente all’incontro anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.
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Dopo il taglio del nastro la cerimonia è proseguita nei locali della Fira Station, al cui interno, le postazioni erano già occupate dalle Start Up finanziate dal fondo Start Hope, che in seguito hanno illustrato le proprie attività.
Si tratta di un nuovo metodo di approccio al mondo del lavoro, un luogo destinato principalmente a startup, imprenditori, venture capitalist, business angel e liberi professionisti che hanno necessità di uno spazio in cui svolgere la propria attività lavorativa in un contesto dinamico in cui vengano stimolate l’aggregazione e la condivisione di esperienze. Un autentico generatore di idee, in cui le Start Up possano trovare investitori e clienti.
L’ufficio è attrezzato con tantissimi servizi tecnologici quali connessione internet ad alta velocità e Wi-Fi, centralino, controllo accessi e molto altro.
Il presidente della Fira, Rocco Micucci, al termine della cerimonia di presentazione, ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di PescaraPost.
È soddisfatto del lavoro svolto nel suo mandato?
«Sì, non è stato semplice perché abbiamo preso una società che non aveva più una vocazione, abbiamo provato a ridargliela, non abbiamo fatto tutto bene perché è certo che non tutto si può fare bene, soprattutto con le difficoltà economiche di una società che lavora solo per la Regione, e se la Regione non dà lavoro diventa dura. Le soddisfazioni però ci sono, perché abbiamo gestito benissimo un bando come quello di StartHope che oggi è un benchmark su tutta l’Italia, tutti ce lo stanno chiedendo e lo vogliono imitare. Il fatto che oggi siamo qui per il coworking è di certo il più bel coronamento che possa avere, lo dico da cittadino abruzzese perché ho una figlia di 10 anni che oggi è venuta qui, e vorrei che tra 10 anni, anche lei potesse usufruire di questo posto».
Quali sono gli obiettivi futuri della Fira?
«La Fira deve comunque ripensare al proprio ruolo e questo dipende dai soci che sono la Regione e le banche, ma il testo unico bancario oggi impone un salto di qualità che sarà anche molto costoso. La Fira deve essere l’ intermediario finanziario per eccellenza della Regione, il braccio operativo, e quindi non può che essere oggi, l’unico strumento per la Regione per far arrivare alle imprese e ai cittadini le agevolazioni finanziarie».
Quali opportunità di lavoro darà ai giovani il progetto “Fira Station”?
«Fira Station è un progetto che sta già dando opportunità di lavoro, perché le StartUp che sono allocate all’interno, stanno già cercando laureati, sviluppatori e ne hanno già assunti diversi, per cui a pieno regime contiamo che potrebbero esserci in Abruzzo, non solo dentro Fira Station, oltre 200 ragazzi assunti dalle Start Up su cui abbiamo investito».