All’apparenza sembrava un centro massaggi orientali Tantra di Montesilvano ma nella realtà era una vera e propria casa di appuntamenti con prostitute. Parliamo del centro denominato Hanima, gestito da una donna di 37 anni e un ragazzo di 25 anni, entrambi originari di Agnone in provincia di Isernia che sono stati posti agli arresti domiciliari su disposizione del Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Pescara.
Le indagini sono state coordinate dal Pm (pubblico ministero) Gennaro Varone e coordinate dai carabinieri di Montesilvano e sono scattate dopo la segnalazione di alcuni residenti con un’attività che ha messo sotto alla lente di osservazione i clienti, che sono stati anche pedinati. Intercettate anche le linee telefoniche dell’attività e i 2 gestori.
All’interno del centro, in base alla ricostruzione eseguita dai militari dell’Arma, operavano 5 donne italiane con età compresa tra 20 e 45 anni, che prestavano i loro servigi completamente nude. Infatti al posto del Tantra venivano effettuate sedute di masturbazione ai clienti che frequentavano il centro solo per questa ragione. I prezzi variavano tra 80 e 150 euro in base alla tipologia delle prestazioni,la cui durata media era di circa 60 minuti.
In base alle risultanze delle indagini alle 5 donne spettava il 30 per cento del prezzo pagato dal cliente. Inoltre, nel momento della prenotazione telefonica era già chiarito come il massaggio potesse prevedere la pratica del turnover, ovvero l’opportunità da parte del cliente di masturbare a sua volta la massaggiatrice, o il cosiddetto “quattro mani” che prevedeva l’impiego di due operatrici per lo stesso cliente.
Pagando qualcosa in più si poteva anche fare la doccia insieme all’operatrice. L’attività consentiva alti profitti visto che era in nero. Infatti il centro Hanima non era censito né alla Camera di Commercio né all’ufficio Commercio del Comune.
Stando alle indagini, i due arrestati erano promotori e organizzatori dell’attività di prostituzione. Il centro aveva una media di 8, 9 clienti al giorno ed era aperto, escluso il sabato e la domenica, dalle 10 alle 19. Nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare è stato anche perquisito il centro.