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Montesilvano, il Comune toglie la sede alle associazioni Anas e Insieme

Con una comunicazione inviata ieri, lunedì 24 ottobre, il Comune di Montesilvano ha fatto sapere alle associazioni Insieme e Anas che giovedì 27 ottobre dovranno riconsegnare le chiavi dello stabile di via Calabria, 1. Nello stesso giorno, alle ore 17, era anche previsto un incontro con il sindaco Francesco Maragno.

I locali in questione vennero ceduti in comodato d’uso gratuito con contratto all’associazione Insieme nel 2007 dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Cordoma, poi nel settembre del 2012 si concretizzò l’affiliazione con l’Anas (associazione nazionale azione sociale), riconosciuta dal ministero dell’Interno e dal Papa come associazioni caritatevoli.

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In seguito, nell’ottobre del 2012, la nuova amministrazione guidata da Attilio Di Mattia, cambiò il contratto  perché nello stesso locale venne inserita anche l’associazione dei sommozzatori “Insieme nel blu”; a distanza di quasi un anno precisamente il 24 luglio del 2013 l’amministrazione comunale fece sapere del recesso del contratto di comodato d’uso motivandolo con l’assenza dell’operato sul territorio. Sono seguiti una richiesta di accesso agli atti da parte del legale dell’associazione senza riscontro però.

«In questi anni vissuti nei locali», fanno notare i responsabili, «l’associazione e il suo operato erano noti anche ad assessori attualmente in carica, erano e sono a conoscenza dello svolgimento delle nostre attività tanto più che la nostra associazione è stata anche invitata a manifestazioni alle quali abbiamo partecipato addirittura fino alla scorsa estate (finita da poco più di un mese!)».

«Il 4 settembre l’associazione ha ricevuto la telefonata della proprietaria dello stabile dove è ospitata l’associazione stessa: in quel momento è stato riferito che il Comune ha disdetto il contratto di affitto a tutte le associazioni presenti nello stabile suddetto senza però annunciare una data specifica, motivo per cui è stato chiesto un appuntamento al sindaco il quale ha riferito, in buona fede, di non sapere nulla della nostra presenza nello stabile e ha richiesto una relazione delle attività svolte; è stato il sindaco a sottolineare che al momento mancano locali utili, vista la nostra richiesta di poter usufruire dei locali della casa sequestrata in via Adige».

Il sindaco Maragno avrebbe riferito che la casa sia stata già assegnata a un’altra associazione, la Protezione Civile nello specifico, invitando Insieme e Anas a partecipare al futuro bando per l’assegnazione dei locali presso la struttura dell’Ex Monti, dove verranno accolte varie associazioni a giorni alterni. «È stato necessario far presenta al sindaco, data la collaborazione con la Uepe (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) che abbiamo utenti in messa in prova dunque bisogna garantire stabilità ed una continuità dei giorni nei locali».

Una situazione che ha costretto, nell’ultimo mese, a sospendere il servizio di doposcuola per bambini con disturbo specifico dell’apprendimento, raccolta alimentare e vestiario per famiglie indigenti.

«Ma se quella associazione», si chiedono Insieme e Anas, «ha rifiutato la possibilità di usufruire dei locali di via Adige, questa possibilità a chi è stata data? Ci sentiamo boicottati e chiediamo uno stabile idoneo a ospitare la nostra associazione e continuare a svolgere le nostre attività indispensabili sul territorio. Inoltre, visto che il sindaco Maragno ci ha esortati a consultare l’assessore Maria Rosaria Parlione, chiediamo che siano date anche da lei delle risposte ai nostri utenti».