Caso di meningite, studentessa dell’università ricoverata a Chieti

Un caso di meningite è attualmente al vaglio dei medici a Chieti.
Il caso in questione riguarderebbe una studentessa dell’università, attualmente ricoverata nel nosocomio teatino.

AGGIORNAMENTO: La giovane è in prognosi riservata ma le sue condizioni sono stazionarie. Profilassi per 15 persone, i dettagli QUI

A diffondere la notizia, nella tarda serata di ieri, martedì 27 giugno, è stata la Asl di Lanciano Vasto Chieti, che ha annunciato come siano attualmente in corso le analisi per accertare la natura della meningite riscontrata, e che sono state sottoposte alla profilassi prevista in tali casi una dozzina di persone.

La paziente attualmente ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Chieti è una studentessa universitaria fuori sede di 22 anni.
A quest’ultima i medici hanno diagnosticato, come conferma la Asl, una forma di meningite, della quale però al momento non è stata appurata la natura.

Per tale motivo sono in corso gli accertamenti del caso. La 22enne si sarebbe sentita male nella mattinata di domenica 26 giugno, con febbre e mal di testa.
Martedì mattina, invece, le condizioni della studentessa sarebbero peggiorate, con le coinquiline che avrebbero trovato la giovane in stato di semi incoscienza, allertando immediatamente il 118.

L’intervento dei sanitari e il successivo ricovero hanno permesso di diagnosticare la patologia.
Stando a quanto trapelato dai medici, e riportato dalla Asl, nella serata di martedì le condizioni della giovane studentessa starebbero migliorando.

Nel frattempo, a causa della presenza di un edema cerebrale, non è stato possibile prelevare il liquor cerebrospinale tramite il quale è possibile appurare il tipo di meningite, e per tale motivo i medici sono all’opera alternativamente tramite un’emocoltura al fine di chiarire l’eventuale contagiosità e la natura del germe.
La Asl di Lanciano Vasto Chieti, tramite il servizio di epidemiologia igiene e sanità pubblica, ha provveduto a  sottoporre a profilassi antibiotica alcune persone, a scopo precauzionale.

A tale profilassi sarebbero state sottoposte una dozzina di persone che hanno avuto contatti stretti con la 22enne.
In base all’esito degli esami in corso, verrà eventualmente deciso un possibile ampliamento del numero delle persone da sottoporre al trattamento antibiotico previsto in tali casi.