«Perché non ci sono i nomi del prefetto di Pescara e del presidente della Regione Abruzzo?». È il quesito che si pone Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle vittime dell’hotel Rigopiano, dopo che questa mattina, giovedì 27 aprile, sono usciti i nomi delle persone indagate per la morte di 29 persone.
L’inchiesta inerente la tragedia di Farindola è portata avanti dalla Procura di Pescara e vede 6 persone indagate.
Il papà di Stefano, che era andato al resort Rigopiano con la fidanzata Francesca Bronzi per festeggiare il compleanno, si ritiene comunque soddisfatto perché «finalmente gli assassini di mio figlio cominciano ad avere dei volti».
Il nome di Stefano due giorni dopo la tragedia era stato inserito in una lista di sopravvissuti per errore, comunicata dalle autorità ai familiari.