Furti in casa ad anziani, 6 arresti a Pescara e Montesilvano: questo il bilancio dell’operazione condotta dai carabinieri oggi, venerdì 12 febbraio 2021, nelle due città adriatiche.
A finire in manette 3 uomini e 3 donne già noti alle autorità, nei confronti dei quali i militari del Comando Provinciale di Pescara hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica.
Alle prime luci dell’alba di venerdì i carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero, hanno dato esecuzione all’ordinanza tra Pescara e Montesilvano, e quattro degli arrestati sono stati tradotti in carcere mentre altri due ristretti ai domiciliari.
Gli arrestati sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di una serie di furti in abitazione.
I furti in questione sarebbero stati commessi tra la fine del 2019 e l’agosto del 2020 ai danni di persone anziane indifese, e facendosi credere amici di famiglia, tecnici e in un caso persino appartenenti all’Arma dei carabinieri.
Stando a quanto riferito dai carabinieri, prima agire gli indagati avrebbero studiato abitudini, amicizie e frequentazioni delle vittime, in modo tale da rendersi maggiormente credibili.
Il gruppo avrebbe agito inoltre in “squadre” formate da tre persone, al fine di entrare nelle abitazioni e saccheggiarle nel giro di pochi minuti.
Il bottino dei furti avrebbe contemplato principalmente denaro, oro e oggetti di valore, ma anche tessere bancomat o carte di credito. Tramite queste ultime, secondo quanto emerso, sarebbero state inoltre prelevate cospicue somme di denaro o effettuati costosi acquisti in negozi di abbigliamento ed elettrodomestici.
Dopo aver scelto la vittima, in base a quanto riferito dai carabinieri, gli indagati avrebbero recitato una vera e propria “scena teatrale”, con ruoli ben assegnati.
Un un caso una vittima 80enne sarebbe stata avvicinata da una delle donne del gruppo.
Quest’ultima sarebbe riuscita a entrare in casa e a carpire la fiducia dell’anziana, facendole credere di essere un’amica della sorella.
Con l’aiuto dei complici, alla vittima sarebbe stata poi svaligiata l’abitazione.
In un altro caso, un’anziana vittima sarebbe stata avvicinata da un finto tecnico del gas.
Quest’ultimo, sempre in base a quanto emerso nelle indagini, sarebbe riuscito a entrare in casa in seguito alla conferma avuta da una complice, sul prelievo, da parte della vittima, di una cospicua somma di denaro da un ufficio postale.
In tale occasione, oltre al denaro, alla vittima sarebbero stati sottratti anche alcuni monili indossati dalla donna. Il finto tecnico del gas avrebbe infatti fatto togliere alla donna i monili con la seguente scusa: in caso di una eventuale fuga di gas, tali oggetti le avrebbero potuto procurare delle serie ustioni.
In un’altra occasione, invece, sempre in base a quanto riferito dai militari, a un anziano sarebbero stati sottratti monili d’oro e contanti da parte di due indagati, i quali si sarebbero presentati come appartenenti all’Arma dei carabinieri.
I due, dopo aver indotto la vittima ad aprire la cassaforte, avrebbero prelevato il relativo contenuto mentre un terzo complice distraeva l’anziano.
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